SANGUE NELLA ZONA INDUSTRIALE DI SALERNO, FERITO ALL’ADDOME DA UN COLPO DI PISTOLA –

E’ una vicenda tutta da chiarire,  quella accaduta stamani nella zona industriale di Salerno,  intorno alle ore 10, dove un uomo, D.G. che ha poco piu’ di 50 anni  si è recato al pronto soccorso dell’ospedale Ruggi d’Aragona di Salerno sanguinante a bordo di un furgone frigo, un Renault Traffic utilizzato per il trasporto di prodotti caseari. L’uomo è stato raggiunto da un colpo d’arma da

fuoco all’addome esploso da una distanza ravvicinata. In codice rosso  alla guida del suo furgono si è recato all’ospedale per farsi medicare  è stato operato d’urgenza. I sanitari hanno subito capito che si trattava  di una ferita causata da un proiettile attivando subito una chiamata al numero di emergenza, facendo giungere sul posto gli agenti della Polizia di Stato. A raggiungere la zona industriale di Salerno piu’ pattuglie per ricercare chi ha sparato,  il movente e la dinamica di quanto accaduto.

Pare che l’uomo abbia caricato stamani come ogni giorno i prodotti caseari da un noto caseificio al confine tra Salerno e Pontecagnano in via delle Calabrie, poi probabilmente poco distante nella zona industriale si è incontrato con il presunto autore del ferimento che sarebbe salito a bordo del furgone che con un’arma da fuoco lo ha centrato all’altezza dell’addome.

L’uomo non sarebbe in pericolo di vita. Dinanzi al pronto soccorso dell’ospedale Ruggi sono giunti anche gli agenti della sezione scientifica della Polizia di Stato  che hanno effettuato i rilievi sul furgone  della vittima, dove sarebbero state rilevate tracce ematiche e altre impronte, tutti elementi utili a risalire all’autore del ferimento.  Non è ancora chiaro se l’uomo D.G. abbia avuto una lite, o se ci fossero altri motivi anche di natura privata che si sarebbero poi consumati con l’esplosione di un colto di pistola. La vittima sarà ascoltata dagli agenti

della Squadra  Mobile della Questura di Salerno,  agli ordini del neo dirigente Elvio Barbati,  quando starà meglio ed i medici scioglieranno la prognosi.

 

 

 

 

 

Autore dell'articolo: Barbara Albero