Due amichevoli tra oggi e venerdì, una la prossima settimana e poi l’intenso mese di agosto con il Trofeo Iervolino, la gara di Coppa con lo Spezia e l’esordio in campionato con il Cittadella. La Salernitana conosce i suoi impegni futuri sul campo, ma ancora non sa con quale organico li potrà affrontare. A Rivisondoli, infatti, si allenano calciatori reduci dalla retrocessione o da prestiti ad altri club che per ingaggio ed aspirazioni personali mal si sposano con la serie B sostenibile che ha in mente l’attuale proprietà granata. Prima della squadra allenata da Martusciello e a cui Petrachi sta provando a mettere mano con innesti giovani, in difesa occhi puntati su Riccio della Juventus e Moretti della Triestina, è la stessa società ad essere sospesa in una sorta di limbo con Iervolino pronto a dimettersi dalla carica di presidente ma soprattutto smanioso di cedere la proprietà del club granata ad altri. La crisi di rigetto verso il calcio è palese, che possa esserci un distacco nei confronti dell’ambiente è evidente ma al tempo stesso difficile da capire. Tuttavia, non si finisce mai di imparare. Resta da capire se chi rappresenta in loco Iervolino abbia voglia, motivazioni e competenze necessarie per reggere una transizione che non si sa quanto durerà ma nei fatti è già cominciata ed al tempo stesso riuscire a portare avanti la baracca in un modalità provvisoria, quasi come si fosse in autogestione. Garantita la ricapitalizzazione, ora l’azionista di riferimento ha affidato all’ad Milan il compito di far quadrare i conti e quest’ultimo ha chiesto a Petrachi uno sforzo immane in termini di conoscenza della materia ma anche di fantasia in un certo senso perché deve scovare calciatori utili alla causa dal costo a dir poco contenuto. Poi, dovessero concretizzarsi alcune delle cessioni auspicate, gli obiettivi potrebbero farsi più ambiziosi. Intanto, si registra una chiacchierata col Palermo che ha sondato per Ikwuemesi ed ha illustrato le posizioni di Graves e Nedelcearu. Col Verona si tratta per Kastanos, Lassana Coulibaly e Dia aspettano un’offerta che faccia contenti tutti per partire. I tifosi restano in attesa. Venerdì, una delegazione del Centro di Coordinamento incontrerà in ritiro tecnico e direttore sportivo. Anche per loro, ormai, sembra che le parole della società contino sempre meno. Del resto, chi volesse davvero essere convincente e dimostrare amore ed attaccamento, non avrebbe che da parlare con i fatti.
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