E’ un vero e proprio tesoro quello dei colatoi usati per la sepoltura dei corpi umani nelle chiese o negli spazi consacrati venuti alla luce nella parte sottostante il Santuario della Madonna del Carmine di Salerno . Oggi nel giorno della festa in cui si celebra la ricorrenza cristiana una cerimonia inaugurale è stata l’occasione per mostrare ai fedeli i colati che sono stati restaurati grazie ad un finanziamento della Regione Campania ed oggi mostrati ai fedeli.
Una giornata importante rendere fruibile il luogo che documenta e racconta la storia dove ci sono evidenze di ossa di antenati, testimonianza di sepolture nel Santuario della Madonna del Carmine. Scolatoi come sono comunemente chiamati, adottate fino agli inizi del XIX secolo, una pratica molto diffusa nel meridione d’Italia attraverso la quale si permetteva l’essiccazione dei corpi senza comprometterne lo stato di conservazione.
La cerimonia inaugurale alla presenza del Rettore Don Biagio Napolitano, del priore dell’Arciconfraternita Paolo Califano si è svolta stamani alla presenza dell’Arcivescovo Monsignor Andrea Bellandi prima del Solenne Pontificale, l’occasione per restituite ai fedeli un nuovo spazio, una nuova ala liturgica del Santuario.