SVERSAMENTI FUORI CONTROLLO IN MARE, DONATO PESSOLANO: “PIU’ VIGILANZA”

Mare sporco, il sospetto di scarichi illegali di acque nere di diportisti poco distante dal porto turistico Marina d’Arechi. Caldo o non caldo eccessivo,  il mare salernitano durante alcuni giorni della settimana ed in modo particolare nei week end diventa  impraticabile da bagnanti, turisti e cittadini. Acque torbide e sporche che portano a numerose segnalazioni per la presenza di residui in mare che fanno pensare a scarichi di acque nere di imbarcazioni. Urge incrementare i controlli per salvare l’estate e questi giorni di ferragosto in spiaggia. Un appello è quello rivolto dal consigliere comunale e capogruppo di Oltre Donato Pessolano al Sindaco di Salerno,  al Prefetto, alla Capitaneria di Porto e al presidente di Marina d’Arechi Agostino Gallozzi affinché si possa procedere a svolgere tutte le azioni necessarie per attenzionare questo fenomeno che macchia la qualità delle acque salernitane.

Siamo, ormai, alla vigilia della settimana di Ferragosto, che vede la maggiore affluenza di persone sulle spiagge della nostra città. I bagnanti, anche quest’anno, scrive Pessolano non possono contare su un mare pulito: a incidere negativamente ci sono le pratiche di sversamento illegale di liquami a poca distanza dalla riva da parte di numerose imbarcazioni da diporto in uscita dal Porto Turistico Marina d’Arechi”.. “Si tratta di un problema che si verifica da troppo tempo: gli utenti della spiaggia hanno segnalato in più occasioni il fenomeno. Una questione ha continuato  il consigliere comunale e capogruppo di Oltre Donato Pessolano che richiede di mettere in campo uno sforzo sinergico tra le istituzioni competenti per potenziare la vigilanza sulla fascia costiera della città, specie quella in prossimità dell’approdo. La sorveglianza deve essere compiuta, da un lato, attraverso l’utilizzo di droni che verifichino queste irregolarità; dall’altro, su terra, va vigilato il carico e lo scarico dei serbatoi delle imbarcazioni verificando la regolarità degli appositi registri destinati a tale scopo”.

 

 

Autore dell'articolo: Barbara Albero