Risposte ed indicazioni sono giunte dal campo e dagli spalti. Contro il Cittadella, davanti al nuovo presidente Roberto Busso che alla fine ha festeggiato con un abbraccio spontaneo la vittoria insieme all’ad Milan, la squadra di Martusciello ha confermato che la rimonta di Coppa sullo Spezia non fosse un caso. Contro i liguri aveva risolto ogni problema la doppietta di Dia, che sabato scorso era già un ex ed è stato evidente il gap di qualità e di pericolosità negli ultimi sedici metri. Però, la Salernitana di Martusciello ha giocato, ha spinto, ha cercato di arrivare al gol tramite idee, gioco, palleggio. Non sono mancati gli errori, ma la voglia di andare oltre limiti e momenti no è stata superiore a tutto il resto, sintomo di uno spirito di squadra che fa ben sperare e che è il frutto più evidente del lavoro svolto da Petrachi e Martusciello che hanno saputo estirpare i mali endemici da cui era afflitto lo spogliatoio granata – in tal senso le dichiarazioni di Lassana Coulibaly nel giorno della sua presentazione a Lecce sono illuminanti – e hanno creato un clima diverso, nonostante la mancanza di voglia da parte della proprietà di investire e di creare le basi per un vero progetto tecnico. Pur tra mille difficoltà, ds ed allenatore stanno lavorando con dedizione e serietà. Busso ha provato a dare coraggio con un messaggio indirizzato a Martusciello prima della partita, l’ad Milan sta cercando di tenere le fila del discorso, ma è chiaro che non si possa prescindere da una definitiva chiarezza sul versante societario e dunque della proprietà. In attesa di capire, per ora c’è da applaudire la prima della Salernitana di Martusciello che ha saputo reagire e ribaltare il sempre ostico Cittadella. L’ingresso di Verde e Tello, poi quelli di Braaf e dello stesso Sfait hanno rimodellato la squadra che ha in Amatucci un play giovane ma già temprato. Suo l’assist per il gol del pareggio di Daniliuc al terzo minuto di recupero. La Salernitana avrebbe potuto accontentarsi ed invece la spinta dell’Arechi ha portato al sorpasso con il tiro di Simy benedetto dal tallone di Angeli. La risposta della squadra ha convinto i tifosi che a fine partita l’hanno salutata sotto la curva che era sold out come tale sarà anche il settore ospiti per la gara di sabato a Bolzano. Si riparte dal cuore e dal gioco della squadra, dal calore dell’Arechi, sperando che arrivino segnali importanti dalla stanza dei bottoni.
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