GIUSTIZIA ED INTELLIGENZA ARTIFICIALE, IL MINISTRO NORDIO A CETARA: “IL BUON SENSO DEI GIUDICI NON PUO’ ESSERE SOSTITUTO” –

“L’intelligenza artificiale: la rivoluzione culturale del millennio” è stato questo il tema del seminario organizzato da Magistratura Indipendente e in corso fino a stasera a Cetara dove sono giunti nomi altisonanti del panorama giuridico nazionale tra cui docenti universitari, 130 magistrati e componenti della Corte di Cassazione, del Consiglio Superiore della Magistratura e della Corte Costituzionale.
La convention, a cui stamani ha partecipato anche il Ministro della Giustizia Carlo Nordio, si è aperta ieri presso l’Hotel Cetus con un indirizzo di saluto del sindaco di Cetara, che ha conferito il patrocinio dell’Ente alla manifestazione. “L’Intelligenza artificiale non potrà mai sostituire il ruolo dell’uomo e soprattutto del Giudice, ma aiuterà tantissimo il lavoro nel mondo della giustizia che potrà vivere una vera e propria rivoluzione”- ha detto il Ministro della Giustizia – gli strumenti dell’intelligenza artificiale come tutti quelli della scienza umana non sono né buoni né negativi. Sono neutrali ed è l’uomo che deve saper governare anche l’intelligenza artificiale.  Intanto, a velocizzare i processi, arrivano buone notizie annunciate dal ministro, anche per quanto riguarda i concorsi che consentiranno di colmare i vuoti in organico. il sindaco di Cetara, Fortunato Della Monica, senza nascondere l’emozione, ha ribadito come l’importante convegno rappresenti una vetrina per il piccolo borgo marinaro della Costiera Amalfitana.
«In questi giorni sarà scritto un pezzo di storia per Cetara che si inserisce in quella che è stata correttamente definita “la rivoluzione culturale del millenio”, dal momento che le tematiche che saranno affrontate sono tanto delicate quanto attuali – ha detto il primo cittadino di Cetara – Necessariamente, l’intelligenza artificiale ci apre a nuove sfide, solleva tanti interrogativi – ai quali non sempre è agevole trovare risposta – genera incertezza, soprattutto per il diritto vivente, ed è per questo che incontri di tal fatta devono contribuire a gettare le basi, ad affermare i sacrosanti principi costituzionali, che non devono soccombere all’inarrestabile progresso tecnologico, e a dettare le direttive sia per il Legislatore che per gli interpreti del diritto affinché alla base di ogni scelta vi sia, sempre, un corretto bilanciamento dei diritti in gioco».
Della Monica che ha ringraziato l’Associazione “Magistratura Indipendente” e in particolare il Presidente Loredana Miccichè con l’intera organizzazione per aver scelto Cetara come luogo di incontro culturale e di riflessione, ha poi raccontato la straordinaria capacità del piccolo borgo della Costiera di tenere viva la propria identità trasformandola in opportunità di crescita sociale ed economica.
«Cetara, è un borgo di pescatori dove l’attività principale è la pesca e vanta la più importante flotta tonniera del mediterraneo, delle 21 barche abilitate dall’Italia alla pesca del tonno rosso, ben 15 sono di proprietà di armatori di Cetara – ha spiegato il sindaco che nella serata di ieri ha organizzato una battuta di pesca nello specchio di mare antistante la Costiera a cui hanno assistito gli oltre cento convegnisti – La naturale e storica vocazione alla pesca del nostro borgo è arricchita da un’importante flotta per la pesca delle alici; stasera, per chi parteciperà alla battuta di pesca delle alici organizzata nelle nostre acque, ci sarà la possibilità di verificare le storiche e tradizionali modalità della pesca a circuizione mediante l’utilizzo del cianciolo, atto preliminare della filiera che conduce alla produzione della rinomata colatura di alici di Cetara per la quale è stato riconosciuto il marchio Dop da parte della commissione europea nell’ottobre del 2020».
Infatti, il settore della pesca della laboriosa comunità di Cetara è completato da circa 55 barche della piccola pesca che alimenta l’identità peschereccia del piccolo comune e popola quotidianamente le banchine del porto, rafforzando l’esclusiva tipicità di borgo peschereccio, riferimento costante per l’intera Costiera e la provincia di Salerno.
«L’amministrazione comunale di Cetara, da sempre, subordina la propria azione al mantenimento dell’identità e della vocazione peschereccia conservando e custodendo gelosamente principi, regole di un settore produttivo, e anche sociale, di vitale importanza per la nostra comunità e ha sempre subordinato la propria attività al perseguimento della crescita del paese per preservare comunque la propria storia e la propria identità» ha poi concluso il sindaco di Cetara.

Autore dell'articolo: Monica Di Mauro