SCUOLA GATTO, I GENITORI SCRIVONO AL PREFETTO PER DIFENDERE LA SALUTE E LA SICUREZZA DEI BAMBINI –

E’ indirizzata in primo luogo al Prefetto di Salerno la lunga lettera nella quale i genitori degli alunni della scuola  Alfonso Gatto invocano la tutela della salute e del benessere psicologico di bambine, bambini, famiglie, personale scolastico e residenti. Le famiglie chiedono un intervento urgente per  il ripristino dell’area esterna al plesso scolastico che ospita Scuola dell’infanzia, Primaria – IC Alfano Quasimodo ripercorrendo la storia di quanto accaduto negli ultimi giorni a testimonianza del  grave stato di abbandono dell’area antistante la scuola, denunciando  anche attraverso una pec al comune di Salerno.  I genitori hanno rinvenute diverse siringhe e altri rifiuti nelle aiuole immediatamente all’esterno del cancello scolastico. “Questa segnalazione-  scrivono i genitori al prefetto- si aggiunge a numerose altre, inviate formalmente e informalmente, o pubblicate tramite organi di stampa, per denunciare lo stato di estremo degrado dell’area di Pastena”. nella lettera si fa riferimento a escrementi, sporcizia, carcasse di piccioni e ratti non rimossi, blatte e, appunto, siringhe come quella rinvenuta lo scorso 9 ottobre sulla rampa di accesso per disabili.   Il giorno dopo  bambini e genitori sono entrati a scuola attraversando, ancora una volta, un contesto di degrado: un senzatetto sulla panchina, escrementi, rifiuti di ogni genere fuori e dentro le aiuole, venditori abusivi all’esterno del cancello. La lettera è stata accompagnata da materiale fotografico e da richieste precise: “da  genitori e cittadini di Salerno, non possiamo accettare che questa situazione possa rappresentare la quotidianità e per i nostri figli – si legge nella missiva-  I rischi per la nostra salute sono evidenti come  respirare escrementi e rifiuti in decomposizione all’aria aperta; l’impossibilità di fruire serenamente degli spazi pubblici e scolastici; l’osservare persone abbandonate a loro stesse (spesso sotto l’effetto di alcol e altre sostanze); subire lo stress derivante dalla percezione di un ambiente pericoloso”. La situazione è complessa e richiede un intervento corale su più fronti: sicurezza pubblica, politiche sociali, pulizia urbana e sensibilizzazione. Ed infine  l’appello alla istituzioni: ” riteniamo doveroso  intervenire tempestivamente e fornire alla cittadinanza informazioni trasparenti e programmatiche riguardo le azioni che ciascuna istituzione, nel rispetto delle proprie competenze, intende attivare e nei tempi previsti.

Autore dell'articolo: Monica Di Mauro