Lo strappo si è consumato ed ora non si può più tornare indietro. Lo strappo si è consumato tra la base salernitana del centro destra e i vertici romani. Perchè mentre nella Capitale si ragionava circa le possibili strategie da mettere in campo alle prossime amministrative, i nomi dei candidati da presentare, la spartizione territoriale tra i singoli partiti, a Salerno con una mossa neanche tanto a sorpresa, Forza Italia e Noi con Salvini, cioè due terzi del centro destra ufficiale, con una nota congiunta, sottoscritta anche dal Nuovo PSI, ribadivano la ferma intenzione di candidare Gaetano Amatruda alle prossime amministrative a Salerno. Della serie Fratelli d’Italia faccia ciò che vuole, i partiti che hanno sposato il progetto Amatruda, in maniera molto elegante hanno, a chiare lettere, ribadito ai vertici nazionali di non dovere più attendere alcuna indicazione dell’alto perchè il candidato c’è ed è stato scelto in maniera unitaria e che se al percorso democratico che ha portato all’indicazione dell’ex portavoce di Caldoro alla Regione, non ha partecipato Fratelli d’Italia questo non può più rappresentare più un problema. I giochi sono fatti e non si torna più indietro, per dirla in breve. E Cirielli? Cosa farà, come si comporterà il leader di Fratelli d’Italia? Andrà avanti per la sua strada, provando a forzare la mano a Roma per far passare la candidatura di Iannone e farla digerire anche agli altri partiti del centro-destra, oppore batterà la strada dell’indipendenza presentando comunque Iannone ai nastri di partenza delle prossime amministrative con la lista Fratelli d’Italia ma correndo, sostanzialmente, da solo, o, invece, prenderà atto della volontà della base salernitana del centro-destra piegandosi, per così dire, alle logiche territoriali? Di certo, e non c’era bisogno di ulteriori conferme, a prescindere da quella che sarà la soluzione dell’intrigo, è questa la dimostrazione di quanto Fratelli d’Italia, a differenza di quanto avviene in diversi centri della provincia, faccia enorme fatica a conquistarsi uno spazio importante nel comune capoluogo, vivendo un sostanziale isolamento.
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