SALERNITANA: SI RIPARTE DA COLANTUONO –

Sessantadue anni compiuti da poche settimane, Stefano Colantuono torna sulla panchina granata per la quarta volta. Per la seconda in pochi mesi lascia il ruolo dirigenziale per tornare sul campo, ma c’è una differenza sostanziale. Nel marzo di quest’anno rilevò Liverani solo per traghettare la squadra verso l’inevitabile baratro della B in cui da mesi era sprofondata, ora, invece, subentra a Giovanni Martusciello con due terzi di stagione davanti e con il preciso obiettivo di incidere sulla squadra per risollevarla in classifica. Potrebbe cambiare qualcosa dal punto di vista tattico, dovrà sperare che quanto prima possano essere disponibili quei calciatori ora in infermeria, ma anche augurarsi che a gennaio la proprietà dia il via libera a Petrachi per rinforzare una rosa che in estate è stata allestita a pezzi e con comprensibili e prevedibili scompensi dettati dalla disomogenea condizione fisica di diversi elementi, senza dimenticare gli input che erano arrivati dall’alto secondo cui la priorità era cedere, tagliare, alleggerire il costo gestionale e poi integrare senza fare follie. Colantuono in B ha una lunga esperienza con più di 200 panchine e tanti campionati alle spalle, anche se non si cimenta in questa categoria da diversi anni. In carriera ha ottenuto due promozioni in A con l’Atalanta ed una col Perugia che vinse i playoff nel 2005 ma sparì dai radar per problemi societari. Agli inizi della sua carriera in panchina portò la Sambenedettese in C1 al termine di una grande rimonta in classifica. Ha una media punti in cadetteria di 1.66 ed una comune militanza con Petrachi nel Torino che perse la A ai playoff contro il Brescia dopo aver eliminato il Sassuolo in semifinale. I neroverdi emiliani saranno i primi avversari che incrocerà nella sua nuova avventura sulla panca della Salernitana con cui ha un contratto in scadenza che sarà presto ridiscusso e rinnovato.