Nel turno infrasettimanale della quinta giornata di Serie A lo Sporting Sala Consilina firma un clamoroso blitz tra le mura del PalaOlgiata: gli uomini di mister Cipolla, con una prestazione sontuosa, mandano ko la Roma 1927 Futsal che si arrende per 4-0 dopo la doppietta di Diaz, il marchio di Vidal e il più classico dei gol dell’ex, quello di Achilli. I giallorossi, sottotono ma colpiti dalle assenze di Fortino per infortunio e Dimas per squalifica, vanno in difficoltà davanti a una formazione concentrata e aggressiva fin dal primo minuto che non si è risparmiata neanche dopo il largo vantaggio guadagnato. Tre punti pesanti (e meritati) per la squadra campana.
LA CRONACA – Primi 90 secondi di marca giallorossa ma la prima vera occasione capita a Baroni che all’1’47” si attarda nella conclusione favorendo l’intervento di Ducci, che al 2’ evita un gol praticamente certo spezzando il dialogo tra Baroni e Vidal presentatisi soli davanti al portiere giallorosso. La Roma 1927 si fa vedere al 3’39”: sinistro di Marcelinho che lambisce la base del palo, col bomber che ci riprova al 4’49” sparando sull’esterno della rete. Ma da quel momento sale in cattedra il Sala: al 5’15” Delmestre ruba palla a Ercolessi, miracolo di Ducci che devia in angolo, ma nulla può l’estremo di casa al 9’10” quando ancora Delmestre libera Achilli che mette dentro il più classico dei gol degli ex: 0-1. Il Sala non molla. Al 10’57” Baroni aggancia un pallone impossibile lanciato dalle retrovie, ma Ducci non si fa sorprendere. E’ l’antipasto dello straordinario raddoppio di Diaz che intercetta palla a metà campo, si invola verso l’aerea avversaria e spara un sinistro imprendibile per Ducci che si infila sotto il ‘sette’: 0-2 all’11’34”.
Al 12’29” altra occasione Sporting con Ducci che si esalta sul destro ravvicinato di Igor, sul fronte opposto giocata di Isgró con palla che termina a poco dal montante alla sinistra di Fiuza. Al 15’08” sinistro di Marcelinho da posizione angolatissima e palla che taglia tutta l’area terminando fuori sul lato opposto. Al 15’36” ancora Delmestre per Carducci, taglio di prima per il colpo di testa di Vidal e palla che va fuori di un nulla; poi botta di Marcelinho, Fiuza para con qualche difficoltà. Al 18’24” Ducci sventa con la mano il tiro di Delmestre che pochi attimi prima aveva sfiorato la traversa con un destro velenoso. La Roma 1927 conclude la prima frazione nella metà campo salese. Al 19’ proteste giallorosse per un intervento falloso di Foti su Murilo lanciato in area, qualche secondo dopo ancora Fiuza ci mette il piede sul tiro improvviso di Ercolessi. Ma il 2-0 del Sala all’intervallo è meritato.
Roma 1927 che rientra decisa dagli spogliatoi e preme da subito alla ricerca del gol. Proteste per l’atterramento di Marcelinho da parte di Foti ma gli arbitri lasciano correre. Al 3’19” Marcelinho per Avellino, Fiuza è provvidenziale. Ma è il Sala a colpire di nuovo al 3’41” con un sinistro micidiale di Vidal imbeccato da Achilli, che non dà scampo a Ducci: 0-3. Al 4’42” altra prodezza di Ducci sulla fucilata da posizione centrale di Carducci, poi Baroni non riesce nel tap-in. Al 5’40” uscita di Fiuza su Avellino lanciatosi lungo l’out sinistro ma è ancora Vidal che poco dopo con un sinistro al volo sfiora il palo, all’8’50” ripartenza Sala: da Igor a Foti che scheggia l’incrocio dei pali. Al 10’ punizione di Biscossi che sibila a lato del palo alla sinistra di Fiuza. Pochi secondi e il Sala è di nuovo pericoloso: Igor libera Delmestre che si divora il 4-0 sull’uscita di Ducci, il quale si esalta poco dopo sulla scivolata di Vidal.
D’Orto mette Biscossi portiere di movimento a 9’ dalla fine ma il giro palla giallorosso non punge e al 15’06”, quando Fiuza sventa il tiro dall’angolo di Biscossi, ci pensa Diaz a calibrare la parabola perfetta per lo 0-4. Al 15’30” Vidal prende in pieno la base del palo, la Roma 1927 insiste col quinto di movimento: al 18’14” Miquel cicca clamorosamente sul secondo palo il filtrante di Avellino. Al 19’ Fiuza manda in angolo il destro di Biscossi, poi la bella serpentina di Miquel si infrange su Fiuza. L’ultimo brivido il salvataggio di Igor praticamente sulla linea, che mantiene la porta salese inviolata: la sirena sentenzia il clamoroso poker del Sala all’Olgiata.
Pareggio per 1 a 1 per l’altra salernitana del campionato di massima serie di Futsal.
Se vogliamo considerare la gara nella sua totalità alla Feldi Eboli sta forse un po’ stretto il pareggio sul campo della Came Treviso, ma se invece vogliamo soffermarci sull’imbattibilità che continua e sul punto preso su un campo comunque difficile, allora quello ottenuto in Veneto è sicuramente un buon punto alla fin fine per le volpi di mister Antonelli.
In una gara che, soprattuto nel primo tempo, è stata dominata a larghi tratti dai rossoblù non si va oltre l‘1-1 con un gol per tempo a decidere la sfida. Infatti, nella prima metà di gara, le occasioni fioccano per la Feldi prima con un tiro al volo di Barra, poi con Calderolli che spreca sotto porta imbeccato da una bella giocata di Ugherani, infine Fior compie un miracolo su Venancio. Un vero e proprio assedio, un forcing totale, ma come spesso accade quando poi la palla non entra sono gli altri a segnare e, infatti, la Came colpisce al primo affondo con un bella azione collettiva finalizzata da Perazzetta. Momento di sbandamento per gli ebolitani che poco dopo superano anche il limite di falli e concedono un tiro libero ai padroni di casa. Dal dischetto va Donin che calcia però fuori a 4 minuti dal termine del primo tempo, ma sarà l’ultima grande emozione prima della ripresa.
Nel secondo tempo la Feldi torna a fare il suo gioco e dopo aver sofferto solo su un’occasione, con Dalcin che sventa il pericolo, le volpi prima flirtano con il pareggio con il palo clamoroso colpito da Pedro Espindola e poi riescono a trovare la rete del meritato pareggio. Il gol lo sigla Tiago Lemos ma tutti vanno ad abbracciare Barra che con una gran giocata tra difesa della palla e assistenza per il compagno, confeziona un cioccolatino che Lemos deve solo spingere in rete. I rossoblù continuano ad attaccare senza soffire più di tanto ma non riescono a trovare il guizzo giusto che vale i tre punti, complice una Came più attenta a difendere che ad affondare. Emblematico il portiere di movimento finale degli uomini di Rocha atto più a difendere e mantenere il possesso che attaccare per vincere, una mossa già utilizzata in altre occasioni dall’allenatore dei veneti per preservare un risultato importante per i suoi.