Da un lato una vittoria in sede civile con un’assoluzione per quanto riguarda la querela ai danni della giornalista Concita De Gregorio e di Lorenzo Forte e della Rai dopo una puntata del programma “Fuori Roma”, dall’altro la battaglia del Comitato Salute e Vita che prosegue con importanti novità sul fronte giudiziario e su quella che fu la denuncia/querela sporta da 10 cittadini (tra cui un ex operaio della fabbrica) circa la presenza di metalli pesanti risultanti di nuovi esami effettuati sul capello, dopo lo studio Spes. Era stata presentata a dicembre del 2022 e resa nota nei primi giorni del 2023 e, a quanto pare, e stando a quanto dichiarato proprio dal presidente Forte, dopo la presentazione di un’istanza che prende il nome di 335 del codice di procedura penale dell’avvocato Fabio Torluccio, si è scoperto che potrebbero esserci ulteriori approfondimenti in corso per quanto riguarda lo stabilimento che insiste nella Valle dell’irno e precisamente a Fratte in via Dei Greci con le indagini che riguarderebbero reati in materia di violazioni sia per quanto riguarda la sicurezza sul lavoro che violazioni in materia ambientale. A dare manforte allo studio Spes, infatti, vi furono anche le successive relazioni peritali a cura del professor Annibale Biggeri e del dottor Francesco Forastiere, gli stessi consulenti tecnici d’ufficio che a Taranto hanno trovato il nesso di causalità con l’Ilva e che, anche a Salerno, hanno utilizzato gli stessi metodi scientifici collaudati, riconoscendo un nesso causale tra inquinamento atmosferico e mortalità/tumori/patologie in eccesso nella Valle dell’Irno. Diversi cittadini, dovettero investire privatamente le proprie risorse, preoccupati da quei gravi risultati, per indagare ulteriormente sul proprio stato di salute, effettuando il test del mineralogramma, valutazione su un campione di capelli che consente di rilevare accumuli di metalli tossici, il quale ha confermato il quadro allarmante già certificato, anni prima, dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno. A tale proposito, sia i risultati dello studio SPES che quelli del mineralogramma, ovvero le diverse analisi cliniche a cui si sono sottoposte le dieci persone firmatarie della denuncia/querela, sono stati oggetto di una relazione effettuata dal professore Antonio Marfella, specialista in Farmacologia indirizzo Tossicologia – Oncologia – Igiene e Medicina Preventiva, Dirigente Medico presso l’Istituto Nazionale Tumori IRCCS “Fondazione Pascale” e Presidente Medici per l’Ambiente di Napoli.
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