CLANDESTINI NASCOSTI IN UN CONTAINER “SBUCATI” AL PORTO DI SALERNO –

C’era anche una minore con problemi di disabilità all’interno del container dove sono rimasti chiusi per giorni, prima in viaggio sulla nave Vento di Grecale, proveniente  dalla Turchia e poi fermi a diversi metri di altezza fino a quando

hanno deciso di telefonare al 118 e chiedere aiuto. Non è stato facile per la Capitaneria di Porto,  la Guardia di Finanza, gli agenti della polizia di frontiera che hanno lavorato per risalire all’esatta posizione del container. Sono stati gli stessi clandestini però a dare un’indicazione importante. Una foto attraverso la quale hanno ripreso il container di

fronte riuscendo attraverso il numero a far capire la posizione di quella scatola di acciaio  che per giorni ha rappresentato la loro casa. Sono ancora presenti le bottiglie di acqua, ed il bagno di fortuna improvvisato all’interno di pochi metri quadrati dove le 9 persone, Così, secondo il numero ufficiale, reso noto dalle forze dell’ordine,  hanno raggiunto Salerno. Per quattro è stato necessario il ricovero in ospedale, compresa

la piccola sulla sedia a rotelle. Ma non si esclude che all’interno potessero esserci altre persone che sono riuscite a fuggire via prima dell’arrivo delle forze dell’ordine. C’è, infatti,  questa corda di fortuna realizzata con gli stracci e si intravede ancora tra i contenitori che un pezzo della corda si è rotta. Forse il piano prevedeva che tutti o quasi si sarebbero allontanati fino a quando la corda non si è spezzata e ha reso necessario chiedere l’intervento attraverso il 118. I dettagli e probabilmente le storie di sofferenza compresa quella della piccola disabile usciranno fuori una volta che dopo le cure attraverso le loro testimonianze si cercherà di risalire a tutto il viaggio e a come è stato possibile che in maniera clandestina giungessero nel porto di Salerno.

Autore dell'articolo: Barbara Albero