SALERNITANA: PROVE E SPERANZE –

La Salernitana ieri ha sostenuto un allenamento all’Arechi. Colantuono ha fatto svolgere una sgambatura ai suoi contro l’Under 17 di De Santis. Prove generali in vista del match di domenica con la Carrarese che si giocherà in un Arechi inizialmente silenzioso ed in gran parte vuoto per via della protesta della tifoseria che esporrà striscioni ed entrerà dopo un quarto d’ora dal fischio di inizio di La Penna. Colantuono cerca la vittoria interna che alla Salernitana manca da tre mesi e che sarebbe manna dal cielo in un momento della stagione molto delicato. La Salernitana ha conquistato appena due punti su diciotto disponibili dopo la vittoria di Palermo e la speranza dell’attuale allenatore granata è che domenica la squadra ritrovi la via del successo, magari anche dopo la serata in famiglia di ieri. Un break nella settimana di ritiro deciso anche per alleggerire un po’ il carico mentale e per consentire ai calciatori di riposare nelle proprie abitazioni dormendo nel proprio letto che, vale per tutti, è cosa sempre molto gradita. Un piccolo intervallo prima di ritrovarsi tutti al campo e poi di nuovo in hotel. La Salernitana le tenta tutte per uscire dalla crisi ed anche Colantuono prova qualsiasi soluzione. Ieri ha alternato Stojanovic e Ghiglione sulle due corsie, ma ha pure provato Jaroszjsnki nei tre centrali. Uno tra Ruggeri e Bronn potrebbe far posto al polacco, ma attenzione anche all’ipotesi difesa a 4 con due trequartisti a sostegno del centravanti, ruolo per il quale è sempre aperto il ballottaggio tra Simy e Wlodarczyk. Il ds Petrachi sogna Brunori, ma è chiaro che si tratti di un obiettivo costoso e al momento lontano per ragioni di budget ma anche di prospettive di classifica. Si spera che da qui alla fine di dicembre le cose possano cambiare in meglio, ma, si sa, non si può vivere solo di speranze. Occorrono certezze, risposte forti ed esaurienti a tutti i livelli e poi quei benedetti e maledetti tre punti per cominciare a vedere un po’ di luce in fondo al tunnel.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto