SPACCATA DA CONVIENE XXL IN VIA WENNER CON IL FURGONE-ARIETE –

Un furgone rubato usato come ariete per sfondare la grossa saracinesca del supermercato Conviene XXL di Via Roberto Wenner nella zona industriale di Salerno. Una volta guadagnato l’ingresso hanno puntato alle casse prelevando i contanti custoditi all’interno. Non un colpo grosso ma una somma non rilevante poco piu’ di mille euro,  mentre i danni al supermercato sono piu’ considerevoli. Un blitz durato pochissimi minuti, dopo il quale la banda è riuscita a dileguarsi, facendo perdere le sue tracce.

E’ accaduto questa mattina intorno alle 5 quando 4/ 5 persone con volto travisato sono entrati in azione nella zona industriale guadagnando l’ingresso nel piazzale del parcheggio chiuso da un cancello ed entrando in azione utilizzando il furgone  per sfondare la saracinesca e la porta d’ingresso. Sebbene sia scattato l’allarme i ladri anche in questo caso hanno calcolato i tempi giusti per fuggire prima che arrivassero le pattuglie della sezione Volanti della questura di Salerno. Successivamente sul posto anche i poliziotti della squadra mobile che hanno acquisito le  immagini di videosorveglianza per cercare di individuare i responsabili e gli agenti della polizia scientifica per i rilievi del furto.

I banditi così come si evince dalle immagini sono arrivati a bordo di un furgone ed un auto che è rimasta nel piazzale con il motore acceso.

Tra le ipotesi sul tavolo possibili collegamento con altri episodi che si sono verificati negli ultimi tempi ai danni di supermercati, non ultimo anche quello compiuto al Conad di Fuorni.

La spaccata ha provocato danni ingenti, come in altri colpi simili riusciti in città a Salerno. Sconcerto, amarezza e rabbia tra i dipendenti del punto vendita che stamani per garantire la regolare apertura del supermercato hanno dovuto con grande fatica spostare la grossa saracinesca incastrata verso le casse poggiando su una pila di pedane all’esterno del locale in attesa che giungesse una ditta specializzata per riparare i danni.

 

 

 

 

 

Autore dell'articolo: Barbara Albero