SALERNITANA: GIOVEDI’ A FROSINONE –

Due giorni alla gara di Frosinone, ultima di un girone di andata avaro di soddisfazioni e carico di incertezze per la Salernitana. Passata da Martusciello a Colantuono la guida tecnica, la resa non è cambiata di molto. Anzi, in verità, la Salernitana procede ad un ritmo lento e costante di un punto a partita che non sarebbe certo garanzia di salvezza in proiezione futura. Bisogna dare un’accelerata sotto tutti i punti di vista ed ora tocca al campo fare da traino in attesa che sul fronte societario e sul mercato possa concretizzarsi qualche novità. Oggi la squadra si è allenata al Mary Rosy e per la gara dello Stirpe, in programma a Santo Stefano alle ore 15, di sicuro potrà contare sul sostegno di oltre mille tifosi che in poche ore hanno polverizzato i tagliandi del settore ospiti dell’impianto ciociaro. Sarà una sfida tra retrocesse in crisi. Non bisogna avere paura di inquadrare e fotografare la realtà per quella che è. Il Frosinone ha perso male a Mantova e deve risolvere diversi problemi, a cominciare dalla mancanza di un centravanti affidabile. La Salernitana ha conquistato solo un punto in due gare interne di fila e non ha sfruttato l’assist offertole dal calendario perché, a sua volta, manca di peso e qualità in attacco. Colantuono non avrà a disposizione nemmeno per la gara di Frosinone Verde e dovrebbe optare per il 3-5-2 con Simy e Braaf ancora favoriti su Wlodarczyk e Fusco, ma non è da scartare a priori l’ipotesi di un attacco con due punte centrali pure fin dall’inizio per provare a dare più peso e sfruttare gli inserimenti di Soriano e Tongya che dovrebbero agire ancora da interni in mediana ai lati di Amatucci che è il perno del reparto. In difesa possibile ritorno di Jaroszynski sul centro- sinistra. Conferme per Ferrari e Ruggeri. Sugli esterni in tre per due maglie: se Njoh fosse scelto per giocare a sinistra, a destra ci sarebbe il ballottaggio tra Ghiglione e Stojanovic.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto