E’ iniziata alle 11 la conferenza stampa nella quale il presidente della Regione Campania sta rispondendo alla scelta del Governo Meloni di impugnare la legge con la quale si apriva alla possibilità al governatore di candidarsi al terzo mandato. “Non abbiate paura, aprite il cuore alla speranza e soprattutto date ai cittadini la possibilità di decidere da chi essere governati: si chiama democrazia”. inizia cosi la conferenza nella quale in apertura De Luca ha subito puntato su tre aspetti. Dopo il rispetto della democrazia, de luca ha criticato la politica politicante. “Tutti quelli che parlano della Campania, divenuta oggetto di scambio politico sono accomunati dalla totale indifferenza alle persone in carne ed ossa, ai problemi concreti del territorio. Terzo aspetto elencato dal governatore: lo stato di diritto. E’ del tutto evidente per Vincenzo De Luca che la decisione è contra personam. Ha ancora senso la scritta ” La legge è uguale per tutti”, si domanda il presidente De Luca ricordando che diversamente dal Veneto dove Zaia sta già esercitando il terzo mandato, il Piemonte dove la legge consente anche già il 4 mandato, le Marche dove è stata approvata la stessa legge, il governo ha impugnato solo la legge campana.
C’è un altro punto che va sottolineato in questa vicenda e riguarda il tema del secondo mandato e i livelli di coerenza che hanno le varie forze politiche. Qui c’è da fare una battaglia di fondo in Italia contro l’insopportabile ipocrisia del mondo politico del nostro paese l’insopportabile ipocrisia; noi siamo in questa situazione in Italia. Non hanno vincolo di mandato i Deputati, i Senatori, i Ministri, i Sottosegretari, i Viceministri, il Presidente del Consiglio, il Presidente della Repubblica che alla fine del nuovo mandato sarà stato presidente della Repubblica per 14 anni, ma senza vincoli di temporali, dunque non c’è nessun vincolo temporale per nessuno, tranne che per uno. De Luca ha detto chiaramente: ” Faremo una grande battaglia di libertà per parlare ai cittadini. Vado avanti non ci fermiamo. Ci difenderemo davanti alla corte costituzionale, abbiamo la sensazione che avverrà la stessa cose delle legge sull’autonomia differenziata”.
Citando Ignazio Silone, poi De Luca ha concluso: “Andremo avanti da cristiani assurdi facendo qui, in Campania ed in tutt’Italia, una battaglia di libertà e civiltà, facendo appello ai nostri concittadini ai quali chiederemo di essere protagonisti del loro futuro, chiederemo di esser messi in condizione di andare avanti”.