SALERNITANA IN VACANZA, IL MESSINA PASSEGGIA

La Salernitana perde a Messina e deve rimandare al derby con la Casertana l’appuntamento con la storia. Il record di punti, 81, stabilito dal Bologna, è ancora alla portata, ma i granata dovranno battere i falchetti, sabato, per riuscirvi. Granata già in vacanza in riva allo Stretto, dove erano arrivati già venerdì sera, siciliani a caccia di punti per migliorare il piazzamento nella griglia dei playout. Scontato, dunque, che le motivazioni hanno fatto la differenza. Turnover a piccole dosi per Menichini che dà spazio a Russo in porta e vara la coppia Bovo-Pestrin a centrocampo. Il Messina affonda subito il colpo e trova il vantaggio con Nigro. Il centrocampista salernitano si ripete, dopo aver segnato la scorsa settimana contro il Benevento, contro la capolista. Inserimento profondo in area e rasoterra secco che non dà scampo a Russo. Poco dopo è il turno di Corona che approfitta di un liscio difensivo di Lanzaro per raddoppiare. Nella ripresa è ancora Messina. Corona sale in cattedra e sigla un gol di pregevole fattura con un tiro dal limite che fa sponda col palo prima di adagiarsi in fondo al sacco. Non paghi, i siciliani trovano anche il poker. Russo atterra in area Mancini e viene anche espulso. Entra Gori al posto di Calil, che accusa problemi muscolari, ma il portiere tarantino non può nulla sul tiro dal dischetto di Stefani. La sconfitta assume i contorni della figuraccia e la Salernitana comprende che non sarebbe il modo migliore per onorare la promozione. Menichini lancia nella mischia Cristea che si fa subito luce in area di rigore e segna il suo secondo gol in maglia granata. Poco dopo, invece, tocca a Negro lasciare il segno. Bell’azione personale dell’ex Benevento che dribbla mezza difesa e lascia partire un diagonale affilato e preciso con cui riduce ulteriormente il passivo. Finisce 4-2 per il Messina. La Salernitana pensa al derby e chissà che il gol di ieri ed il contemporaneo infortunio di Calil non possano fruttare a Cristea una maglia da titolare.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto