Tino Iannuzzi, Deputato del PD, ha presentato una nuova articolata Interrogazione al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Del Rio, al fine di riaffermare il ruolo centrale e vincolante delle Regioni nella Riforma in corso del sistema portuale italiano.
Con questa ulteriore iniziativa parlamentare Iannuzzi ha posto in evidenza con forza che la materia dei porti, in tutta la sua estensione e portata legislativa, rientra nella competenza concorrente e ripartita fra Stato e Regioni, come ha indicato la Corte Costituzionale nella recente sentenza n. 261/2015.
L’Intesa del Ministero con ciascuna Regione è insostituibile e giuridicamente necessaria non solamente per il Piano della Portualita’ e della Logistica -come pure ha sostenuto il Ministero delle Infrastrutture con il Sottosegretario Del Basso de Caro in risposta ad una precedente Interrogazione di Iannuzzi nella seduta della Commissione Trasporti dello scorso 24 febbraio- ma pure ed allo stesso modo per lo schema di decreto legislativo per la riorganizzazione del sistema portuale e per la creazione delle nuove Autorità di Sistema, previsto dalla Legge di delega così detta Madia, che parimenti riguarda la materia dei porti oggetto di competenza legislativa sia dello Stato sia delle Regioni.
Il meccanismo delle intese, quindi, deve riguardare, unitariamente e senza alcuna ingiustificata distinzione, sia il Piano Nazionale della Portualita’, sia la riforma della Governance. Solo con le intese non viene violato il principio basilare, costituzionalmente rilevante, della leale collaborazione fra Stato e Regioni. La Corte ha potuto affermare espressamente questo principio per la normativa sul Piano della Portualita’ e non già per quella della Delega Madia, unicamente perché solo la prima e non già la seconda è stata sottoposta al suo giudizio. Ma non c’è’ dubbio che la ratio del principio è identica e si applica anche alla riforma delle Autorità’ portuali.
Questa posizione è stata assunta dal Coordinamento Nazionale degli Assessori regionali alle Infrastrutture e Trasporti, presieduto da Fulvio Bonavitacola.
Del resto solo il coinvolgimento pieno e vincolante delle Regioni, che hanno profonda conoscenza della realtà dei diversi Territori, può condurre a decisioni utili e equilibrate, evitando soluzioni sbagliate ed affrettate, quale appunto la istituzione in Campania di una sola Autorita’ di Sistema, così’ come il Presidente della Regione De Luca ha già indicato al Ministro Del Rio.
In questa ottica vanno scongiurate in Campania operazioni di accorpamento delle Autorità’ portuali, che non possono essere giustificate dall’automatico ed irragionevole riferimento alle Reti Ten ed ai Porti Core e che non servirebbero ne’ al porto di Salerno, né’ tantomeno a quello di Napoli. In questa ottica, l’unica che può soddisfare l’interesse pubblico alla buona amministrazione, debbono, invece, essere tutelate e valorizzaterealtà’ positive ed efficienti, come quella del Porto di Salerno, ben governate ed in continua e significativa crescita per tutti gli indici produttivi (traffico merci e container; traffico passeggeri e crocieristico; volume delle entrate annuali; capacita’ di spesa e di utilizzazione tempestiva ed efficace delle risorse nazionali ed europee per investimenti infrastrutturali ed opere portuali).