PASQUA: BOOM DI PRESENZE NEL CILENTO

Agriturismi della provincia di Salerno verso il tutto esaurito per il pranzo di Pasquetta. E’ quanto rilevato da Coldiretti Salerno che registra un boom di prenotazioni soprattutto nel Cilento: Paestum, Santa Maria di Castellabate, Ascea, Palinuro e Marina di Camerota le località più gettonate. Molto bene il Vallo di Diano e l’area del Bussento dove per il pranzo del Lunedì dell’Angelo è difficile trovare posti disponibili. Un po’ più a rilento gli Alburni, ma anche qui si va verso il “sold out”. Tutto esaurito, infine, per la Costiera Amalfitana: le strutture sono al completo da giorni. I più interessati all’offerta salernitana arrivano dai Paesi Bassi, dal Belgio e dalla Germania, questi ultimi orientati soprattutto verso il Vallo di Diano e il Bussento. Gli olandesi, invece, optano per l’area degli Alburni, mentre russi, indiani e brasiliani – che rappresentano un target di vacanzieri benestanti e amanti del lusso – preferiscono la Costiera Amalfitana. “I nostri agriturismi per Pasquetta sono pieni – rivela il direttore di Coldiretti Salerno, Enzo Tropiano – le stime dell’Associazione Terranostra confermano per la provincia di Salerno un boom di prenotazioni soprattutto per il pranzo di pasquetta. Più a rilento i pernottamenti con un indice di riempimento che non supera il 70 per cento”. Il costo stimato dalla Coldiretti Salerno di una vacanza in agriturismo durante il fine settimana di Pasqua, compreso il tradizionale pranzo pasquale, non supera i 150 euro a persona, a seconda dei servizi offerti. Per il pranzo di Pasquetta, invece, il costo è sui 25 euro di media. “Anche queste festività confermano la tendenza alla prenotazione last minute – spiega Amelia Salamone dell’associazione agriturismi Terranostra di Coldiretti – comunque i dati lasciano ben sperare per l’andamento della stagione primavera-estate”. E se gli agriturismi sono molto “gettonati”, molto bene sono andati anche i prodotti tipici. Sulle tavole “regnano” carciofi, asparagi, salumi, ricotta salata e formaggi locali. Per i regali, i cesti sono stati riempiti da miele, limoncello, vino, olio extravergine di oliva, caciocavallo e salami

Autore dell'articolo: Marcello Festa