LA “CONCHIGLIA” PERDE LA SUA ARCHISTAR –

Sperava di poter finalmente vedere completata e operativa la sua Conchiglia, posizionata bene in vista al centro del golfo di salerno, stazione marittima progettata con cura e amore ma partorita con un ritardo tipicamente italiano. Aveva già prenotato il volo che avrebbe dovuto riportarla nuovamente a Salerno per assistere accanto al premier Renzi, al governatore De Luca, al sindaco napoli e all’assessore all’urbanistica De Maio all’attesissimo e sofferto taglio del nastro, venerdì 25 aprile il giorno della Liberazione. Non sarà così. Zaha Hadid, una delle star mondiali dell’architettura, si è spenta all’età di 66 anni per un attacco cardiaco in un ospedale di Miami, dove era in cura per una bronchite. Nata a Bagdad il 31 ottobre 1950, nel 2004 è stata la prima donna a vincere il premio Pritzker, che in architettura equivale al Nobel. Nel 2008 era stata classificata dalla rivista Forbes tra le 100 donne più potenti del mondo mentre per il suo stile il Guardian l’ha eletta tra le 50 persone più eleganti del pianeta. La morte, improvvisa, di Zaha Hadid è da considerare, in qualche modo, una coincidenza fatale, perchè arriva proprio in prossimità dell’inaugurazione della Stazione marittima che, a dirla tutta, non nasce sotto una buona stella anche perchè al di là di quelle che sono state ancora ieri le dichiarazioni formali e dovute del presidente Annunziata, lo start della stazione marittima coincide con una compressione della presenza di navi da crociera a Salerno, il 30% in meno rispetto alla passata stagione e con una proiezione che non promette nulla di buono in quanto la MSC, che già quest’anno ha dato buca, neanche nella prossima stagione sarà ai nastri di partenza stante le difficoltà strutturali, ovvero i fondali troppo bassi. L’operazione di escavo all’interno del porto, ieri presentata dall’autorità portuale con un investimento previsto intorno ai 160 milioni di euro, non sarà né facile, né celere e la circostanza rischia di ammortizzare e non espandere lo straordinario lavoro di Zaha Hadid, l’archistar nata a Bagdad e morta ieri a Miami.

Autore dell'articolo: Marcello Festa