IL LIVORNO NEL DESTINO: MENICHINI ALLA RESA DEI CONTI

Il Livorno nel destino di Leonardo Menichini, pisano di Ponsacco ed in un certo senso in clima derby. Il tecnico granata è stato ad un passo dalla panchina amaranto nei mesi scorsi quando Spinelli pensò a lui per rimpiazzare Panucci. Leo diede la sua disponibilità, ma Lotito bloccò tutto. Il patron granata non impartì la sua benedizione perchè non voleva saperne di corrispondere una buonuscita a Menichini, ancora sotto contratto con la Salernitana per favorirne l’approdo all’Ardenza. Del resto, già allora la panchina di Torrente scricchiolava e Lotito aveva in Menichini la soluzione fatta in casa per un’eventuale sostituzione che, poi, si sarebbe materializzata a febbraio. Contro il Livorno, domenica, Menichini dovrà riscattarsi agli occhi di Lotito e del pubblico granata, tutti profondamente contrariati per le sue scelte in occasione della gara col Vicenza. Dall’esclusione iniziale di Coda passando per la sostituzione di Bagadur e la mancata convocazione di Schiavi. Tanti i capi di imputazione che pendono sulla testa dell’allenatore richiamato al capezzale di una squadra che non aveva più anima e fiducia sotto la precedente guida tecnica, ma che non è ancora riuscita a tirare su la testa e a lasciare le paludi della zona retrocessione. Problemi tecnici, limiti strutturali, mala gestione di tante situazioni: le colpe sono note, ma sono anche di Menichini che, da febbraio in poi è il responsabile tecnico della squadra, e, dunque, pur non avendo messo bocca nel mercato, pur non apprezzando in tutto e per tutto il gruppo a disposizione, deve sfruttare al meglio le qualità dello stesso e provare a nasconderne i difetti. Il rapporto tra tecnico e squadra è uscito fortemente compromesso dalla isterica vigilia della gara col Vicenza che ha pesato anche sulla resa agonistica della squadra martedì sera. Ora bisogna voltare pagina e l’invito, anzi il diktat, è venuto dal vertice, da Claudio Lotito che, forse, per la prima volta in questa sciagurata stagione ha realizzato il pericolo che la Salernitana sta correndo. Terzultima in classifica, attesa da una gara decisiva contro la penultima della classe, non lontana dalla salvezza ma costretta a vincere almeno tre delle ultime cinque gare, con alcuni uomini fuori condizione ed una serie inenarrabile di infortuni, la Salernitana deve fare blocco unico. A Menichini ed al suo staff toccherà preparare al meglio la partita col Livorno, senza alibi e senza inutili fibrillazioni. Ora conta il campo, ora è il momento di pensare solo al traguardo da raggiungere. Il resto è aria fritta, un inutile agitarsi senza senso perchè, se la barca dovesse affondare, non si salverebbe nessuno. Proprio nessuno.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto