Da Roma è arrivato, intanto, il diktat ufficiale. Il movimento di Salvini, anche sulla scorta di quanto successo nella capitale, deve necessariamente abbandonare qualsisi ipotesi di accorsdo con Forza Italia e virare su Fratelli d’Italia. Nello specifico, spostando l’attenzione su Salerno, significa che i salviniani che da tempo erano in parola con il partito di Berlusconi e, in modo particolare, con l’onorevole Fasano al quale avevano garantito sostegno prima ad Amatruda e poi a Celano, devono necessariamente fare dietro front. Non possono utilizzare il loro simbolo a sostegno del candidato forzista, men che meno presentare una lista se lo vorranno dovranno, necessariamente farlo al fianco di Edmondo Cirielli e, soprattutto, di Antonio Iannone che resta, dunque, candidato sindaco per il partito di Giorgia Meloni. Fine del discorso, inizio dei mal di pancia perchè è nota, da tempo, una certa ritrosia dei salviniani salernitani nei confronti di Cirielli e dei Fratelli d’Italia. Delle due l’una o il movimento, operando uno strappo senza precedenti, deciderà di sottrarsi completamente dalla tornata elettorale oppure, se obtorto collo, decidesse di scendere in campo dovrà farlo al fianco di Iannone.
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