LE “VITTIME” DEL VOTO RECORD

Il rovescio della medaglia. La straordinaria performanche del candidato sindaco Enzo Napoli e delle liste che lo sostenevano se da una parte ha ulteriormente aumentato il divario tra maggioranza e opposizione (23 a 9 nella scorsa consiliatura, 26 a 6 in questa), ha anche determinato l’innalzamento dell’asticella delle preferenze. Agli exploit di alcuni consiglieri hanno, così, fatto da contraltare i flop di altri. Il caso più clamoroso della cosiddetta “guerra delle preferenze” non ha risparmiato vittime illustri all’interno della stessa maggioranza di governo dove ha fatto rumore la sconfitta di Gerardo Calabrese, assessore uscente all’ambiente, profondo e capillare conoscitore della materia. L’esclusione è tanto più clamorosa se soltanto si pensa al risultato ottenuto dalla lista davvero Verdi capace di portare due consiglieri in consiglio, Carbonaro e Ventura e per questo premiata con un assessorato, quello alle politiche giovanili che sarà retto da Maria Rita Giordano. Fuori da palazzo guerra anche altri illustri esponenti della maggioranza. La lista in è particolarmente lunga, ex consiglieri penalizzati anche dalla doppia preferenza di genere. Molte donne sugli scranni di palazzo di città, spesso trascinate da colleghi forti, a casa molte vecchie conoscenze. E’ il caso di Raffaele Della Valle, Augusto De Pascale, Marco Petillo, Nino Criscuolo, Luciano Provenza, Emiliano Torre, Luigi Bernabò, Salvatore Telese, ex consiglieri che non sono passati inosservati, qualcuno dei quali con ben due mandati alle spalle, rimasti al palo anche in maniera clamorosa se vogliamo. Diverso è invece il discorso per l’opposizione dove, abbiamo registrato un fenomeno per molti versi anomalo. Ovvero la trasmigrazione di molti verso le liste deluchiane e la conseguente elezione. E’ il caso di Stasi, Ferrara, Memoli, dello stesso Naddeo, passati dal centro destra al centro sinistra senza particolari affanni e lasciando ai soli Celano, Zitarosa e Cammarota, ora accompagnati dalle new entry Russomando, Santoro e Lambiase il peso dell’opposizione.

Autore dell'articolo: Marcello Festa