Fine della telenovela. Inizio, si spera, di un nuovo corso fatto si successi e soddisfazioni, come pure ci ha abituato la proprietà in quasi cinque anni di gestione della Salernitana. False partenze a parte. Anche quelle marchio di fabbrica del duo Lotito e Mezzaroma. Ma questa è un’altra storia. Come lo stesso papocchio Inzaghi che oramai fa parte del passato. Sannino è il presente ed è stato ufficializzato ieri sul sito web del club granata. Il tecnico, 59 anni, sarà presentato giovedì pomeriggio a Salerno. Sannino ha voglia di rilanciarsi così come il club granata. “Arrivo in una piazza importante con tanta umiltà e con la consapevolezza che questa città andrà onorata con un campionato all’altezza”. Che tradotto in soldoni significa cancellare la scorsa stagione per l’ippocampo. “Ho fortemente sperato di arrivare un giorno sulla panchina granata – ha aggiunto il trainer – e ora so di dover dimostrare a questa città innanzitutto un campionato diverso da quello dell’anno scorso”.
Con la scelta di Giuseppe Sannino passa la linea del diesse Fabiani. Sannino ha vinto il ballottaggio con Gregucci e Bisoli che pure avevano conteso al tecnico di origini campane la panchina della Salernitana. Il feeling con il neo trainer granata a dire il vero ha radici più profonde. Fabiani aveva già incontrato a pranzo l’esperto allenatore (60anni ad aprile prossimo) ex Watford un mese e mezzo fa a Salerno in un noto ristorante cittadino e lo aveva messo in cima alla lista dei suoi desiderata. Poi però c’è stato l’interregno di Simone Inzaghi che aveva congelato la posizione di Sannino. A quanto pare, però, l’allenatore di Ottaviano era stato informato di questa eventualità e sapeva anche di essere la prima alternativa nel caso in cui Inzaghino fosse saltato. Già, le alternative. Gregucci è stato frenato da una promessa fatta a Mancini di seguirlo nuovamente come collaboratore tecnico oltre che da un contratto in essere con l’Alessandria. Con Bisoli invece, pupillo del diesse Tare, pare non sia scoppiata la scintilla. A quanto pare Sannino, invece, ha ridimensionato pure le sue pretese economiche che inizialmente sembravano essere il principale ostacolo per il suo approdo a Salerno. Il tecnico ha firmato un annuale a circa duecentomila euro con opzione per l’anno successivo, bonus e benefit a obiettivo. Il trainer porta con se il suo vice Fiorin, ex centrocampista in massima serie a metà anni ’80; ed il preparatore atletico Domenico Melino, lo scorso anno alla formazione Primavera della Fiorentina. Confermato Gigi Genovese nel ruolo di preparatore dei portieri si registra, invece, il ritorno (paventato da tempo) di Gianluca Angelicchio per il recupero degli infortuni.
Confermato il ritiro a Sarnano nelle Marche, si partirà regolarmente domenica prossima. Già in cantiere un’amichevole con la Civitanovese in programma domenica 31 luglio. Sannino giocherà con il 4-3-1-2 ed ha già allenato alcuni giocatori attualmente in organico alla Salernitana. Nella sua quasi ventennale carriera ha allenato in tutte le categorie professionistiche e perfino in interregionale. A Varese le sue stagioni migliori. A Palermo, Verona sponda Chievo – e Siena le esperienze in massima serie con la breve parentesi dello scorso anno al Carpi durata poco più di un mese.