Ferragosto è vicino, e, forse, sarebbe meglio prendersi qualche giorno di pausa per ricaricare le batterie e schiarirsi le idee. La Salernitana ha accelerato per Alessandro Rosina e fin qui va tutto bene: il calciatore calabrese ha qualità, esperienza, carisma e può sicuramente rappresentare un valore aggiunto per la squadra di Sannino. Valore aggiunto, si badi bene, cioè a dire: Rosina può dare qualcosa in più su una impalcatura di squadra solida, competitiva, adatta alle aspettative della piazza e, soprattutto, pronta per centrare l’obiettivo dichiarato da Lotito, ossia i playoff. Ed allora, avrebbe senso privarsi di Antonio Zito, uno dei leader del gruppo, colui il quale ha inciso in maniera profonda dal punto di vista caratteriale sulla rimonta che ha portato alla salvezza nella passata stagione per poi ritrovarsi con Rosina come unico elemento in grado di inventare gioco? Zito è corteggiatissimo dal Foggia che gli ha offerto un ricco triennale ed è pronto ad ingaggiarlo dopo aver ottenuto l’ok della Salernitana. Il calciatore ex Avellino lascerebbe a malincuore, ma non si opporrebbe una volta compreso che Fabiani e Sannino non puntano su di lui. Zito, che in granata era giunto a gennaio dall’Avellino con una condizione fisica non ideale, ha svolto l’intera preparazione estiva ed ha dimostrato anche a Benevento di stare bene e di poter essere una pedina utile nel 4-4-2 che Sannino ha in testa e che il tecnico di Ottaviano sembrerebbe propenso a proporre anche con Rosina che, particolare non di poco conto, non gioca una gara ufficiale da diverso tempo e finora ha vissuto da separato in casa col Catania, per cui, quando arriverà a Salerno, avrà bisogno di un po’ di tempo per guadagnare la forma migliore e riacquistare il ritmo partita. Insomma la Salernitana, che fin qui aveva seguito un filo logico sul mercato, pare voglia d’improvviso cambiare strategia. E come l’anno scorso, in granata potrebbero arrivare quasi in chiusura di mercato calciatori in ritardo di condizione. Non solo Rosina, ma anche i vari Olivera, Granoche, Improta non possono essere annoverati nella categoria dei “pronti all’uso”. I due uruguaiani sono svincolati, l’ex Cesena è reduce da un gravissimo infortunio. Lo scorso anno, tra i motivi del flop di Torrente, ci fu anche la condizione fisica approssimativa di molti calciatori ingaggiati sul finire del mercato. Dodici mesi dopo si ha l’impressione che si possa riproporre la stessa situazione. Lotito, Mezzaroma e Fabiani hanno a più riprese assicurato che non sarebbero stati commessi gli errori del passato ed allora questo è il momento di ponderare bene le prossime mosse. La Salernitana deve completare la difesa e rimpolpare centrocampo ed attacco, ma deve farlo con elementi rodati, fisicamente pronti e, soprattutto, deve sfoltire la rosa cedendo quei calciatori che hanno dimostrato di non essere in grado di disputare la serie B a Salerno, non quelli che sono stati utili l’anno scorso e possono esserlo anche adesso. Oltre a Zito, infatti, e dopo Empereur, il Foggia spinge anche per Donnarumma. I satanelli dauni tentano la Salernitana che deve essere brava a resistere, perchè qualche centianaia di migliaia di euro non cambiano le sorti di un club che ha una proprietà solida, o quanto meno deve essere in grado di assicurarsi calciatori di spessore anche superiore. Altrimenti l’ingaggio di Rosina rischia di restare un fatto a sé stante, e sarebbe poco, troppo poco, per poter puntare in alto.
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