Proposte per il futuro e critiche sul passato, recente e remoto. Il confronto di oggi tra i cinque candidati alla presidenza della Regione Campania, ospiti delle tribune elettorali della Tgr, ripropone i vivaci scambi polemici – soprattutto le accuse reciproche di bugie tra Caldoro e De Luca – che hanno caratterizzato finora la campagna elettorale. Valeria Ciarambino (M5S) e Salvatore Vozza (Sinistra al lavoro) insistono sul reddito di cittadinanza, mentre Marco Esposito (Mo’) invita alla serietà sulle cifre e sulle risorse per non alimentare speranze vane. Vincenzo De Luca, candidato del centrosinistra, ricorda che ogni reddito deve corrispondere a una prestazione, “basta regali”, e che l’unica speranza per lo sviluppo consiste “nel saper utilizzare i fondi europei, invece del disastro attuale”. Il presidente uscente e ricandidato del centrodestra, Stefano Caldoro, propone di usare 500 milioni di euro dei fondi strutturali per un assegno di sostegno a 100mila famiglie in condizioni di disagio, e di impiegare altri 500 milioni per sgravi Irap alle imprese che assumano giovani. “Renzi ha detto che sono una persona seria, queste sono proposte serie e attuabili senza alcun aumento delle tasse”. Le polemiche divampano sul tema della sanità e su quello dei trasporti. De Luca: “Sanità disastrata, qui si paga il ticket più alto d’Italia con liste d’attesa lunghissime”. Ciarambino: “La campagna elettorale di Caldoro sul risanamento della sanità è scellerata, ha attuato tagli indiscriminati da ragioniere”. Vozza: “Fuori i politici dalla sanità, i ticket servono a pagare la corruzione”. Esposito dà atto a Caldoro dell’impegno per il riequilibrio del riparto del fondo sanitario. “Ho battagliato e ottenuto 180 milioni in più per la Campania”, ricorda il governatore uscente, “e 1000 posti letto recuperati. I ticket? Io li ho ridotti, l’aumento fu deciso nel 2009 dalla vecchia Giunta”. Ribatte De Luca: “Per Caldoro è sempre colpa di c’era prima. Ma oggi al Pascale la sala operatoria è aperta solo un giorno la settimana”. Altro tema caldo, i trasporti. Ciarambino: “Prendevo la Circum, ora sono costretta a usare l’auto. All’Eav Caldoro ha nominato un manager ma l’ex sindaco di Napoli Polese, amico di suo padre, altro che merito e trasparenza. Noi useremo i fondi Ue per bus ecologici e nuovi treni, e daremo il trasporto pubblico gratis agli studenti”. De Luca: “Se l’assessore Vetrella restasse altri cinque anni dovremmo emigrare tutti. Pensiamo allo scandalo del porto di Napoli, commissariato sette volte per insistere a candidare un esponente di Forza Italia”. La vicenda del porto, secondo Vozza, dimostra come “si debba uscire dalla morsa Pd-centrodestra che condanna la Campania a non avere speranze”. Caldoro: “Gli amministratori della Circum hanno fatto un buon lavoro. Servirebbero in esercizio 90 treni, ma noi siamo riusciti a passare da 35 a 67”. Esposito: “Ma alla Circum sono diminuite le corse”. Rifiuti. De Luca: “Totale fallimento della Giunta. Milioni di ecoballe sono a Giugliano da 16 anni. Ha sbagliato il centrosinistra a mettercele, ma negli ultimi anni non si è fatto nulla. Con me Salerno è diventato il primo capoluogo d’Italia per la differenziata, abbiamo un impianto di compostaggio che fa risparmiare ai cittadini la spesa del trasporto dell’umido fuori regione”. Caldoro: “Prima di me c’erano città campane con cumuli di rifiuti fino al terzo piano delle case. Le ecoballe? Ne abbiamo tolte 280mila, forse poche, ma sono di proprietà del Governo ed è da lì che devono venire le risorse”. Vozza: “La legge regionale approvata da questa maggioranza è un disastro, va cambiata completamente”. Mai più inceneritori, dice Ciarambino, che condivide con Esposito la soluzione per le ecoballe: aprirle, differenziare il contenuto in modo da riciclare i due terzi del materiale. Dei cosiddetti “impresentabili” parlano Caldoro (“Scalzone è l’unico ad aver fatto un passo indietro”) e Ciarambino: “Noi il problema l’abbiamo risolto prima, chiedendo ai candidati il certificato dei carichi pendenti”. Vozza sfida gli altri: “Sono un uomo libero e ho già presentato la mia Giunta, fate altrettanto”. Esposito: “Con i partiti nazionali non si riequilibrano i gap, serve un movimento territoriale come il nostro”. Infine De Luca: “La Regione non può consentirsi altri cinque anni di immobilismo e palude burocratica, né una classe dirigente che oggi ha il volto di Cesaro”.
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