Meno tre giorni al debutto, meno tre al via della nuova stagione cadetta. La Salernitana avrà l’onore e l’onere di aprire le danze, affrontando lo Spezia. Il teatro della prima assoluta della nuova serie B sarà lo stadio Picco, palcoscenico tabù per i granata che non hanno ricordi felici legati all’impianto spezzino. Nella passata stagione arrivarono due sconfitte, una in Coppa Italia, e l’altra in campionato. Quel 3 a 1 subito nel posticipo del lunedì sera, ultimo giorno del mercato invernale, costò la panchina a Vincenzo Torrente, illuso dal gol di Coda e disarcionato dalla follia di Gabionetta (espulso) e dalla rete di Sciaudone, freschissimo ex in quella circostanza ed avversario anche venerdì prossimo. Sannino dovrà sfidare la cabala, ma può mettere sul piatto dei precedenti favorevoli nei confronti diretti con Mimmo Di Carlo, che siede sulla panchina dello Spezia. Nei pensieri del tecnico granata non ci sono solo i numeri del passato, ma, soprattutto, le scelte di formazione. In difesa permane l’emergenza visto che Tuia sta lavorando a parte e Schiavi ha ripreso da poco ad allenarsi con la squadra. L’ex di turno dovrebbe andare in panchina, mentre dal primo minuto toccherà al baby Mantovani far coppia con Bernardini. Ai lati dei due centrali giocheranno Laverone e Vitale, al momento figli unici nella rosa granata visto che sulle corsie difensive non ci sono alternative. In mediana non è che la situazione sia tanto migliore. Moro, ieri fermo per un attacco influenzale, è in recupero. Busellato deve smaltire un affaticamento muscolare. Uno dei due giocherà accanto ad Odjer mentre Zito è sicuro della maglia di esterno sinistro. Al Picco, infatti, la Salernitana dovrebbe giocare col 4-4-2. Difficile che Sannino sdogani subito il 4-3-1-2 dal momento che Rosina non ha i novanta minuti nelle gambe. Assodato che in avanti giocheranno Coda e Donnarumma, resta da assegnare la maglia di esterno destro, finora sempre finita sulle spalle di Caccavallo. L’ex Paganese dovrebbe partire titolare anche a La Spezia, visto che neanche Improta sembra pronto per giocare dall’inizio. Tabù Picco ed emergenza formazione, due brutte gatte da pelare per il combattivo Sannino che aspetta altri rinforzi per poter plasmare la Salernitana per davvero a sua immagine e somiglianza.
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