Avessero dimostrato la stessa abilità sciorinata per la gestione dell’informazione, ovviamente una parte ben chiara e individuata, anche nella costruzione della squadra, i dirigenti della Salernitana non avrebbero avuto problemi a consegnare per tempo, nelle mani dell’impaziente Sannino, intanto già silenziato, una squadra quantomeno completa. Ed invece, quando mancano appena tre giorni, domani è già vigilia, all’esordio in campionato, la gara in programma a La Spezia, la Salernitana è ancora un cantiere aperto! Nulla di nuovo sotto il sole. E’ servito a poco o niente il lungo ritiro di Sarnano visto che, a poche ore dal debutto, ancora si ragiona in termini di condizione, formazione, modulo e via di questo passo…. Poche le certezze, insomma, e in verità neanche blindate. Fluttuanti…. Tant’è. Troppo presi dal bacchettare qualche testata che va fuori dal coro, negoziare interviste, spot pubblicitari, immagini in esclusiva, scoop pilotati, i dirigenti granata hanno dimenticato quella che è in fondo la loro unica mansione: lavorare per la costruzione e il buon funzionamento del progetto sportivo. Loro devono lavorare per questo, possibilmente a testa bassa, rispettosi – non solo a chiacchiere – di una piazza prodiga e generosa, mentre alla stampa tocca il compito di raccontare e giudicare il lavoro, i risultati, il buon funzionamento della squadra. Si chiama rispetto dei ruoli, illustre sconosciuto dalle parti dell’Arechi visto che al momento la principale attività del management è quella di stilare la lista dei buoni e dei cattivi giornalisti, di quelli allineati e di quelli che sfuggono al controllo, di quelli che raccontano mirabilie e di quelli che, ad esempio, fanno notare le tante lacune ancora presenti in organico dopo le belle cose raccontate nel giorno della presentazione di Sannino o ancora la strana confusione che si registra sui tesseramenti di giocatori che si allenano regolarmente con il club ma che che sono ancora nel limbo. Mai come in questo caso, però, non bisognerà addentrarsi in analisi profonde per fissare il momento della Salernitana a poche ore dall’esordio al Picco di la Spezia. E’ sufficiente dare una scorsa all’organico per capire quanto in ritardo sia la società nella costruzione di un progetto tecnico degno di tal nome. Dicono che è tutto normale, che è tutto sotto controllo. Ne prendiamo atto e continuiamo a lavorare raccontando quello che succede. Senza negoziazioni.
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4 commenti su “SALERNITANA: LE VERITA’ OCCULTATE”
raf
(Agosto 25, 2016 - 8:56 am)solito disfattista. non aggiungo altro!!
EnzoM
(Agosto 25, 2016 - 8:10 am)Problema che fate molti processi all’intenzione, di questo periodo tutte le squadre sono cantieri aperti, il benevento ieri ha chiuso per 2 difensori titolari a 2 giornate dall’inizio campionato, cerca ancora un attaccante che non ha, tanto per fare un esempio. Quindi stiamo calmi perchè adesso non è il momento di esporsi in facili conclusioni sia positive che negative perchè potrebbero essere smentite da qui a qualche settimana….facciamo il bene della salernitana e mettiamo da parte rancori personali, perchè credo che qualcuno ne ha ma non è questa la strada giusta.
Gaetano cirota
(Agosto 24, 2016 - 7:00 pm)Napoli inter roms juve fiorentina pescara e tuutle le altre sono ancora al lavoro per completare l’organico. Solo Festa si meraviglia ma di stiamo parlando. Non ci sono piu’ limiti
Antonio
(Agosto 24, 2016 - 4:10 pm)Marcello Festa grande ed obbiettivo. Umi dei pochi , non come il lecchino di t……..e
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