L’IRA DEI SINDACATI: “CANTONE PENSA SOLO AL RUGGI”

Purtroppo a nulla è valsa la richiesta di attenzione sostenuta dai delegati RSU della CISL FP dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Salerno di dare pari dignità a tutti i lavoratori dell’ente rispetto alla loro dedizione al lavoro e la loro professionalità.

E’ opportuno sottolineare a Cantone la Sua grave mancanza poiché ritiene, come tutti i suoi predecessori, di concentrare tutte le sue attenzioni solo ed esclusivamente nello stabilimento del Ruggi.

La ragione di tale evidente superficialità deriva dal dover continuativamente constatare che, anche all’ultima assemblea, la dirigenza aziendale tutta si è rivolta al personale operante nel presidio San Leonardo, e che non abbia programmata analoga manifestazione, per ringraziare tutti gli altri operatori, addetti a reparti e servizi nelle altre strutture i quali con eguale diligenza e dedizione al lavoro, in un contesto degradato da scellerate scelte governative di blocco del turn over e mancati adeguati finanziamenti, riescono a garantire livelli essenziali di assistenza e qualità prestazionali, forti solo della propria professionalità e spirito di appartenenza aziendale.

Purtroppo spiace dover rilevare che da quando l’attuale manager ha preso in carico   le sorti dell’Azienda, le strutture periferiche oltre a non avvertire alcun tentativo concreto di integrazione funzionale  tra gli stabilimenti, ha notato un accentramento delle attività nella sede di Via San Leonardo, con un aggravio di carico di lavoro in una sede non capace di riorganizzarsi per recepire un aumento delle prestazioni, nel mentre nelle altre si sta consumando una continua destrutturazione di attività e prestazioni.

Spiace dover recriminare che rispetto alla dignità e alla tutela di tutti i lavoratori nessun segnale concreto è arrivato.

E’ vero che fa più rumore un ramo che cade che una foresta che cresce.

Ma è altrettanto vero che non si possono cambiare le cose usando la stessa mentalità che ha creato i problemi.

L’attenzione dell’attuale manager sembra più incentrata sullo stabilimento del ruggi e la cosa è tanto grave quanto più mostra la miopia di una dirigenza che volendo assurgere al “nuovo” che avanza, corre il rischio di trasformarsi, nel breve periodo, nel “vecchio” che sopravanza.

 

Autore dell'articolo: Marcello Festa