C’era una volta un settore giovanile della Salernitana che si faceva rispettare a livello regionale e nazionale. Che sfornava ogni anno elementi interessanti che riuscivano molto spesso a conquistare l’esordio in prima squadra. In serie B. Oggi c’è una formazione Primavera che sta collezionando figuracce a livello nazionale, incassando gol a grappoli, senza essere riuscita in due anni a produrre nessun giovane per la prima squadra. Il settore giovanile della Salernitana di Lotito e Mezzaroma è affidato al diesse Angelo Mariano Fabiani ed al coordinatore dell’area tecnica, Alberto Bianchi. Nei primi due anni del torneo Primavera, i granatini hanno sempre recitato purtroppo il ruolo di vittime sacrificali. L’anno scorso si diceva che era prematuro avere ambizioni per il poco tempo a disposizione a seguito di una riorganizzazione del settore giovanile. Lo stesso Mezzaroma aveva e continua a cullare il sogno di vedere in prima squadra qualche elemento proveniente dalla nidiata granata. Fino ad oggi, però, il sogno è rimasto chiuso nel cassetto. Fatta eccezione per poche meteore che hanno avuto soltanto il contentino di un brindisi in coppa Italia, del resto non c’è traccia. Anzi. La primavera di Savini, dopo un campionato da incubo nella passata stagione, ha ripreso la stessa pellicola a tinte ancora più horror. Sconfitta in trasferta a Novara e umiliata 5 a 0 tra le mura amiche in campionato contro l’Inter ha incassato addirittura sette reti dal Milan in coppa Italia. Savini si è accollato le responsabilità di questo momentaccio che dura, è giusto dirlo, dallo scorso anno. Ma le cause andrebbero ricercate altrove. Bianchi in qualche tempo fa aveva chiesto tempo perché la società stava facendo delle scelte – talvolta sofferte – proprio per aumentare il tasso tecnico della squadra. Non regge neppure l’alibi di Savini sulla scelta di schierare ragazzi – gli unici innocenti – che lo scorso anno giocavano nel campionato Allievi.
Il settore giovanile della Salernitana fino ad oggi si è rivelato un flop. Quantomeno nel suo rendimento in campo. In campionato, nei tornei a cui partecipa. Numeri che stridono e che vengono mortificati dalla Salernitana della gestione Aliberti. Quel settore giovanile, giusto per dare qualche dato, è stato capace di vincere una decina di titoli regionali, a livello di giovanissimi e allievi. Ogni anno raggiungeva nelle tre categorie nazionali (giovanissimi, allievi e campionato Primavera) quasi sempre la poule scudetto. Per non parlare dei fiocchi azzurri in casa granata: 4 giocatori hanno raggiunto la nazionale under 21 (Parisi, Cardinale, D’Ambrosio e Rispoli). Anotnio Piccolo, oggi in forza allo Spezia, è stata una delle perle delle nazionali under 16-18-19. Gli Allievi Nazionali arrivarono in finale ad Arco di Trento dopo avere battuto Fiorentina, Inter, Parma e Juventus, perdendo poi con il Chievo Verona. Come dimenticare la semifinale scudetto del campionato Primavera con il Milan? Oppure il quarto di finale del torneo di Viareggio, eliminati dalla Juventus.
Ed ancora: Molinaro, D’Ambrosio e Rispoli che giocano ancora in serie A. Volendosi limitare alla serie cadetta ricordiamo Scognamiglio, Piccolo, Garofalo e Cardinale. Riguardo gli esordi in prima squadra, poi Cammarota, Pisani, De Luca, Di Deo, Capezzuto, Rocco, Mazzeo, Altobello, Orlando e tanti altri. C’era una volta la Salernitana delle giovani promesse…