FONDERIE, DALL’ARPAC FUMATA BIANCA –

“L’azienda delle Fonderie Pisano ha ricevuto una pec dal Tribunale dove si dice che i dati Arpac sono a posto. Questo ci fa ben sperare”. Ad annunciarlo il segretario Cgil Salerno, Anselmo Botte in merito allo stabilimento di via dei Greci, a Salerno al momento ancora chiuso dalla magistratura. “A questo punto – aggiunge il sindacalista – resta solo lo scoglio dell’Aia (autorizzazione integrata ambientale, ndr), ma durante l’incontro al ministero, abbiamo avuto rassicurazioni da parte della Regione ad avere una nuova Aia, naturalmente qualora ve ne fossero le condizioni, in tempi rapidi e non nei quattro, cinque mesi canonici bensì nel giro di qualche mese. Questi due elementi, – continua Botte – ci fanno ben sperare che ci possa avere una riapertura con tutte le carte in regola e tutti i parametri a posto. Sarebbe un elemento positivo per il percorso di delocalizzazione che a questo punto, anche se ci sono i dinieghi del comune di Campagna, potrebbe trovare risvolti positivi in altre direzioni. L’importante per noi è che gli operai riprendano le attività produttive nello stabilimento salernitano”. Intanto una delegazione di lavoratori, anche questa mattina, sta manifestando davanti il tribunale di Salerno, sede della Procura. Stavolta hanno simbolicamente portato ognuno di loro un foglio rosa, quasi a voler testimoniare la validità della riapertura delle fonderie.

Autore dell'articolo: Marcello Festa