La proprietà delle Fonderie Pisano farà “ricorso nelle sedi giudiziarie che riterrà più opportune e dettaglierà un articolato piano industriale al fine di evidenziare la congruenza della richiesta di riavvio anche parziale del ciclo produttivo rispetto all’esigenza di preservare il patrimonio di commesse alla base di ogni successivo passaggio delocalizzativo e del mantenimento dei livelli occupazionali”. La decisione presa all’indomani del decreto di rigetto dell’istanza di dissequestro dell’impianto produttivo da parte del giudice per le indagini preliminari. “Non viene meno – rimarca ancora il presidente – alcuna volontà di continuare l’attività aziendale che contraddistingue da più generazioni l’impegno della famiglia Pisano nel settore metalmeccanico: non può e non deve finire in questo modo una gloriosa storia industriale che ha conferito nel corso di decenni valore aggiunto e posti di lavoro al territorio salernitano. E’ con grande orgoglio che continueremo – nel pieno rispetto dei provvedimenti della magistratura e con il consueto spirito collaborativo – a perseguire la strada migliore per trovare le soluzioni più idonee per arrivare al traguardo più ambito: un nuovo stabilimento tra i più moderni al mondo”. Intanto domani mattina, alle ore 10, nello stabilimento si terrà una riunione dei lavoratori con le rappresentanze sindacali proprio per discutere della questione occupazionale che tanto preoccupa le maestranze.
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