FONDERIE PISANO, THE DAY AFTER –

“Chiediamo una indagine seria per accertare se realmente le Fonderie Pisano hanno causato la morte di qualcuno a causa dell’inquinamento provocato. Vogliamo che si parta direttamente dai lavoratori. Non c’è esempio migliore degli operai, che hanno lavorato all’interno dello stabilimento, per valutare se ci siano state conseguenze negative per la salute. L’indagine la faccia la stessa magistratura”. Così il segretario regionale FIOM Cgil, Andrea Amendola alla manifestazione svoltasi questa mattina sul piazzale dello stabilimento. Diversi lavoratori presenti erano accompagnati dalle mogli e dai figli piccoli. “Ai partiti politici che vogliono avere un ruolo in questa vicenda – ha aggiunto Amendola – chiediamo interrogazioni parlamentari che portino a conoscenza l’Italia intera del nostro problema. Il governo deve intervenire.” “Vorrei capire perché c’è questo accanimento nei confronti delle Fonderie Pisano – ha detto ancora il segretario regionale della Fiom – mi sembra una vendetta. Tutti parlano senza conoscere il problema. Se i Pisano hanno sbagliato, allora li mettessero in galera, ma se tutto ciò non è vero, allora qualcuno si prenda la responsabilità”. Al termine della manifestazione è giunto anche il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli il quale ha detto: “Sono qui con l’assessore Di Maio per dare un segnale di solidarietà. Le maestranze corrono il rischio di una catastrofe occupazionale. Da un lato si deve pensare alla salute dei cittadini, dall’altro, invece, si deve capire fino a che punto questa azienda possa riprendere le attività seppure e in maniera provvisoria e ridimensionata, con tutte le certezze degli organi competenti”.

Autore dell'articolo: Monica Di Mauro