Comune virtuoso che nel 2015 ha superato, con ben 5 anni di anticipo, l’obiettivo UE fissato per il 2020 del 50% di avvio a riciclo dei rifiuti urbani. E’ con questa motivazione che la città di Salerno è stata premiata oggi a Roma nel corso della presentazione del VI Rapporto Banca Dati Anci-Conai su raccolta differenziata e riciclo dei rifiuti. Fra i 3.549 comuni – il 13% in più rispetto al 2014 – che hanno raggiunto l’obiettivo “2020” della direttiva europea del 1998, quello Salerno si è classificato al secondo posto fra le new entry nella classe demografica superiore a 100.000 abitanti, con il 52,67% di rifiuti avviati a riciclo.
“Questa è l’Italia delle Circular City – ha spiegato Filippo Bernocchi, delegato Anci a Energia e Rifiuti – un sistema virtuoso che nel contesto europeo costituisce sempre di più un modello da imitare. I rifiuti rappresentano l’elemento essenziale nel passaggio dall’economia lineare a quella circolare, una sfida nella quale i Comuni stanno giocando un ruolo di primissimo piano, avendo sviluppato al loro interno un’industria del riciclo efficiente che ha trasformato i rifiuti in una reale opportunità di sviluppo per i territori”.
“Questo riconoscimento ANCI Conai – dichiara il Sindaco Vincenzo Napoli – rappresenta un’importante conferma della qualità del lavoro svolto negli ultimi anni nell’ambito del programma realizzato dal Sindaco Vincenzo De Luca. Siamo quotidianamente impegnati a conservare questi risultati ed a migliorare sempre di più la qualità del servizio contando sulla collaborazione dei cittadini, delle imprese e del Conai con il quale abbiamo intrapreso una virtuosa sinergia. La differenziata ed il riciclo dei rifiuti sono sfide cruciali per il futuro delle nostre comunità per la salvaguardia dell’ambiente e della salute, l’attrazione e la qualità di vita delle città, la creazione di economia e lavoro, l’uso virtuoso delle risorse”
A livello nazionale, sale da otto a nove il numero di Regioni italiane che hanno raggiunto, con ben 5 anni di anticipo, l’obiettivo UE del 50% di avvio a riciclo fissato per il 2020: Piemonte, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Marche, Sardegna e la “new entry” Valle D’Aosta. I Comuni che hanno già superato l’obiettivo della Direttiva Europea sono 3.549, un dato in aumento del 13% rispetto al 2014 e del 58,29% rispetto al 2013. Lo studio evidenzia un lieve aumento (+0,78%) della produzione dei rifiuti urbani nel 2015, che si attesta a 512 kg per abitante, mentre la percentuale di raccolta differenziata (+3,32%) cresce più velocemente rispetto a quella di avvio al riciclo (+1,77%), una forbice dovuta in larga parte alla qualità dei materiali raccolti. Grazie all’incremento delle quantità di rifiuti avviati al riciclo, si sono evitate emissioni di CO2 equivalenti pari a 1.792.064 tonnellate, un dato in aumento del 32,75%.