SALERNITANA: COL PISA SERVE LA VITTORIA

Una vittoria e tre pareggi nelle ultime quattro partite. Il mese di ottobre, cominciato col passo falso di Ferrara, ha regalato alla Salernitana un po’ di continuità ma un bottino di punti inferiore alle attese e, soprattutto, meno pingue di ciò che, alla luce di quanto visto sul prato verde, i granata avrebbero potuto ottenere se solo fossero stati più attenti o, in alcune occasioni, più coraggiosi. Ordine tattico, attenzione ai dettagli, ma anche coraggio: Beppe Sannino ha parlato anche di questo alla vigilia della sfida col Pisa, quasi a voler lanciare un messaggio, magari a se stesso prima che alla squadra ed all’ambiente. Del resto, dopo il pari di Ascoli, Massimo Coda aveva chiesto a tutti di osare un po’ di più. Un grido di disperazione più che un proclama, quello lanciato dal centravanti che sta sperimentando sulla propria pelle quanto sia triste la solitudine perchè là davanti c’è poco sostegno ed arrivano pochi palloni. Lui corre e rincorre, scatta e pressa, ma, alla fine della fiera, il suo mestiere sarebbe quello di fare gol. Ed allora, la risposta potrebbe essere il cambio di modulo con il ritorno accanto a Coda di Donnarumma ed il passaggio al centrocampo con due esterni votati alla spinta e deputati a sfornare cross per quei due che in area, fino a prova contraria, non sono mai sembrati timidi. Coraggio, allora, perchè serve questo per sfruttare appieno un potenziale che non è da promozione ma nemmeno da mesto barcamenarsi alle soglie della zona playout. Si può e si deve fare di più, perchè l’Arechi vuole gioco e risultati, ma, soprattutto, chiede grinta e spirito di sacrificio. La proprietà romana non ha ancora compreso a fondo che al pubblico salernitano non interessino i nomi, ma la sostanza. Corsa, abnegazione, gioco, giocatori giovani e motivati, attaccati alla maglia e pronti a tutto: proprio come Gennaro Gattuso, il grande ex che guida un Pisa in piena bagarre societaria ma che combatte con grande ardore e rende dura la vita a tutti. Le scelte di Sannino sono note, il cambio di spartito e la ricerca di una soluzione per tornare alla vittoria, si spera, possano procedere di pari passo. Il campo dirà e non mentirà. Coraggio e voglia di provarci. Più che i numeri, alla gente interessa questo.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto