Trenta gol in due lo scorso anno, play off compresi. Oggi, dopo dodici giornate di campionato, Coda e Donnarumma sono fermi a cinque. Coda ne ha segnati tre, Donnarumma due. Il primo ha sempre giocato titolare, tranne che nella trasferta di Cesena, il secondo, invece, ha conosciuto spesso la panchina. Coda fa un enorme lavoro sporco senza palla, fatto di pressing, rincorse e scatti. Spesso però tanta generosità non viene premiata dal gioco della squadra che lo sostiene poco e non lo mette quasi mai in condizione di battere a rete. Donnarumma fa più fatica in questa veste, cerca di convincere Sannino, ma continua ad essere una seconda scelta. Anche sabato scorso, contro il Pisa, nonostante fosse stato il più pericoloso dei suoi è stato sostituito. Eppure in estate si era deciso di puntare fortemente sui gemelli del gol, prima che l’ingaggio di Rosina sparigliasse le carte, imponendo scelte diverse che hanno sovente penalizzato proprio Donnarumma. Un anno fa, più o meno di questi tempi, l’ex Teramo proprio a novembre esplose in B. L’attaccante segnò contro Bari, Novara, Latina (doppietta) e Pro Vercelli, meritandosi una maglia da titolare e costringendo Torrente ad abbandonare il tridente per adottare un modulo in cui i gemelli del gol potessero coesistere. Sabato, a Cittadella, Donnarumma sarà l’ex di parte granata visto che proprio con i veneti ha esordito in serie B due tre stagioni or sono. Ieri, l’attaccante partenopeo ha svolto lavoro differenziato insieme a Coda. Donnarumma lamenta una ferita al tallone; Coda deve smaltire una botta alla caviglia. Lo staff medico conta di recuperare entrambi, ma almeno uno partirà dalla panchina al Tombolato. Beppe Sannino tornerà al 3-5-2 in cui Rosina sarà impiegato da seconda punta, pronto ad innescare uno dei due bomber. L’attacco è il reparto su cui sono incentrate le maggiori attenzioni dopo le due gare di fila senza gol all’attivo che hanno contribuito ad allungare la serie di pareggi – quattro – collezionati dalla formazione granata. In prima linea Sannino ha a disposizione anche Joao Silva e Caccavallo, ma il portoghese, provato ieri in tandem con Rosina, non sembra avere molte possibilità di strappare una maglia da titolare: l’ex Avellino ha giocato dall’inizio solo a Cesena, mentre non viene utilizzato dalla trasferta di Brescia in cui entrò in campo nell’ultimo quarto d’ora.
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