Non è fuga, ma fa, comunque, notizia. Lo stadio Arechi non è più sul podio in quanto a presenze stagionali. Bari, Verona e Cesena sono le tre piazze con la media spettatori più alta e Salerno è scivolata in quarta posizione. Come sempre, il dato va interpretato: il rendimento, le prestazioni, la classifica incidono sulla passione di una tifoseria che chiede un progetto ben preciso per poter quanto meno sognare qualcosa di importante e tutto questo a Salerno non c’è; c’è anche da dire che la società di Lotito e Mezzaroma ha un monte ingaggi piuttosto alto, ma, forse, gli investimenti sostenuti potevano essere meglio calibrati, privilegiando un’altra tipologia di calciatori. Nonostante questo, va detto che l’Arechi resta uno degli stadi più temuti, dove nessuno viene a giocare a cuor leggero, anche se il fattore campo non sempre viene rispettato. Da una parte, c’è una squadra che non trascina, dall’altra una tifoseria appassionata ma anche esigente, disposta a dare ma desiderosa pure di ricevere. In occasione della prima gara interna stagionale erano quasi in ventimila a sostenere i granata contro il Verona, in una sfida molto sentita perchè aveva il sapore della rivincita. L’altro picco stagionale si è registrato in occasione del derby con il Benevento, quando furono in circa quindicimila (ma circa duemila erano tifosi ospiti). Nelle altre cinque gare interne disputate dai granata l’Arechi ha sforato il muro dei diecimila solo per la gara in notturna col Vicenza. Contro Trapani, Entella, Pisa e Ternana, invece, le presenze sono state sempre superiori alle novemila unità ma non si è mai toccata quota diecimila. In totale, finora, si sono registrati 84.890 spettatori per una media di 12.127. Meglio della Salernitana hanno fatto Bari (oltre 17 mila di media), Verona (poco più di 14 mila) e Cesena (12 mila e spiccioli). La media spettatori dell’Arechi è di tutto rilievo in ogni caso, anche perchè la quinta piazza in questa speciale classifica, Perugia, non raggiunge neanche le diecimila unità. Chiude la classifica il Carpi, che non nasconde ambizioni di promozione, con una media di poco superiore ai duemila spettatori, mentre il Frosinone, che è al primo posto insieme al Verona nella classifica del campionato cadetto, può contare su una presenza media di poco superiore alle cinquemila persone. Se da un lato l’Arechi non è da podio, dall’altro, però, resta uno degli stadi con il maggior tasso di passione ed i dodicimila di media sono una base di partenza, un patrimonio da custodire, rispettare ed incrementare attraverso una precisa programmazione societaria che dia risultati migliori sul campo. Spesso e volentieri, è stato il pubblico a trascinare i granata. Oggi, pur alla luce di una media spettatori considerevole, tocca alla società ed alla squadra dimostrare di meritare un seguito anche maggiore. Riconquistare l’Arechi con le prestazioni ed i risultati, facendo in modo che torni ad essere quel catino che è stato nei momenti topici anche in tempi recenti: è questa la missione della Salernitana di Sannino, la vera vittoria da centrare.
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