Ha segnato contro la Pro Vercelli, come un anno fa, festeggiando con un gol il suo compleanno. Alfredo Donnarumma, lunedì sera, ha potuto pure dare il benvenuto a sua figlia Noemi, cui da tempo attendeva di poter dedicare un suo gol, ma non è riuscito a regalare i tre punti alla Salernitana. Le dimissioni di Sannino hanno chiuso un periodo difficile per lui che con il tecnico di Ottaviano non aveva legato. Spesso in panchina e sempre sostituito quando, invece, ha giocato dall’inizio, Donnarumma ha trovato continuità di impiego solo nelle ultime settimane. Titolare contro Ternana, Latina e Pro Vercelli, il bomber di Torre Annunziata è sempre stato tra i più pericolosi sfiorando più volte la rete fino a ritrovarla contro la “Pro”. Chiusasi senza gloria l’era Sannino, ora sulla panca granata c’è Alberto Bollini, cultore di quel 4-3-3 in nome del quale anche Vincenzo Torrente sacrificava spesso l’ex Teramo. Un anno dopo, dunque, la storia si ripete. Donnarumma resta precario, titolare ma non a prescindere, sempre in discussione e, in fondo, ancora sul mercato perchè il contratto in scadenza tra diciannove mesi non è stato ancora rinnovato ed il Foggia è già tornato a bussare alla porta del calciatore e della Salernitana in vista di gennaio. Si vedrà. Intanto, Donnarumma proverà a conquistarsi la fiducia di Bollini, non un integralista ma pur sempre un assertore del 4-3-3 che, sulla carta, penalizza proprio l’attaccante ex Teramo. E così si torna al punto di partenza. Un anno dopo, sembra quasi che il nastro sia stato riavvolto per poter riproporre lo stesso film. Un anno fa, a Bari, Donnarumma partì dalla panchina, ma, appena entrato, lasciò il segno. Suo, infatti, il gol del momentaneo pareggio granata. Una zampata dentro l’area di rigore da autentico predatore dei sedici metri non bastò ad evitare la sconfitta, ma gli valse la prima rete stagionale in granata. Chissà che domani il copione non possa ripetersi. Magari con un esito finale diverso. Partita di Bari a parte, però, resta il dato di fondo. Il 4-3-3 non è il modulo più indicato per far coesistere Coda e Donnarumma. Se sarà questa la scelta definitiva di Bollini, bisogna preparasi ad un mese di gennaio rovente in cui Donnarumma potrebbe recitare il ruolo del bomber con la valigia.
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