Un ciclo terribile fino a fine anno. Fino al giro di boa. Fino al girone di ritoprno e forse anche oltre. Il calendario non strizza l’occhio alla Salernitana, visto che propone Frosinone ed Avellino in trasferta, Carpi e Perugia in casa. Da qui al 30 dicembre la truppa di Bollini sarà impegnata in un autentico tour de foce. Il trainer granata ha chiesto a tutti uno sforzo, ma deve fare i conti con la realtà: poca forza fisica in mezzo al campo, dove mancano cambio di passo ed inserimenti in zona tiro, terzini che non assicurano sovrapposizioni al fulmicotone (unica eccezione Vitale), esterni d’attacco reduci da troppi esperimenti tattici e poi Donnarumma, l’ultimo granata capace di andare a segno, nuovamente costretto a partire dalla panchina in nome del modulo di gioco, quel 4-3-3 in cui fatica a collocarsi.
Numeri alla mano, la Salernitana è chiamata ad una vera e propria impresa: trovare identità, quadratura, anima e possibilmente risultati in un lasso di tempo ridotto perché dicembre non sarà il mese dei regali, ma della resa dei conti. La sconfitta di Bari ha inaugurato il ciclo terribile nel peggiore dei modi, ma Bollini ha chiuso nella valigia, tornando dal San Nicola, gli aspetti positivi della prestazione dei suoi, manovrieri e votati al palleggio per larghi tratti della partita, eppure sterili e – anche – sfortunati in fase realizzativa quanto sprovveduti e svagati sui calci piazzati, costati due gol, match e partita. Ieri la squadra ha ripreso la preparazione in vista della gara di Frosinone, altro ostacolo arduo sulla strada verso il raggiungimento di posizioni di classifica più tranquille. Contro la squadra di Marino la Salernitana dovrà essere più attenta e solida, ma anche più cinica. Bollini spera nel recupero di Vitale (ieri il terzino ha lavorato a parte insieme a Schiavi), rimpiazzato a Bari da Luiz Felipe, alle prese con un affaticamento muscolare così come Busellato. Il tecnico ha voluto subito voltare pagina, puntando, già in occasione della gara di Bari, sul 4-4-3. “Non sono legato ai moduli”, ha spiegato al termine della partita persa sabato dalla sua squadra. Da vice Reja, a Bergamo, ha masticato il 3-5-2 modulo in cui resterebbe da capire la collocazione di Rosina. L’ex Catania potrebbe agire da mezz’ala oppure da rifinitore ed in questo caso si tornerebbe al 3-4-1-2, l’ultima versione della Salernitana targata Sannino. Out Odjer, relegato ad un ruolo marginale Zito, in mediana restano Busellato, Della Rocca e Ronaldo. I tre hanno giocato a Bari dal primo minuto senza entusiasmare. Busellato ha quantità, ma non qualità, gli altri due hanno passo cadenzato e non sembrano poter giocare assieme, se non in casi eccezionali. L’uno, insomma, escluderebbe l’altro…