Bollini avanti tutta. Il tecnico deve fare la conta dei disponibili, ha tenuto a colloquio tutto il gruppo uno per uno, ha fatto la conoscenza di ogni elemento della rosa, ma sfoglia la margherita in vista della difficilissima trasferta del Matusa. Vitale è ancora in forse, Busellato non si è allenato, Schiavi marca visita ed alza bandiera bianca, Luiz Felipe in versione terapie e poi c’è il solito equivoco tattico legato a Donnarumma.
Nonostante tutto, Bollini va avanti per la sua strada. Il trainer granata intende giocarsi le sue carte in terra ciociara con il tridente. Anche ieri, l’allenatore – nonostante le assenze, ha schierato la squadra con il suo marchio di fabbrica. Bollini sta provando e riprovando gli uomini che possano meglio adattarsi alle sue idee di gioco. Ma ieri ha dovuto comunque fare di necessità virtù, adattandosi con il materiale che si ritrovava a disposizione.
Al posto di Vitale, ancora claudicante, ma si spera di recuperarlo, è stato rispolverato – quasi riesumato verrebbe da dire –Michele Franco, mancino naturale finito ai margini nell’epoca Sannino; discorso simile, ma non identico con Laverone che Bollini ha provato come mezzala destra, in attesa di Busellato. Confermato come terzino destro, invece, Gabriele Perico. Coppia centrale composta da Bernardini e Tuia. In mediana, poi, esame di abilitazione per Antonio Zito, provato come mezzala sinistra. La trasferta di Bari ha detto che Ronaldo e Della Rocca difficilmente possono giocare insieme in un centrocampo a tre. Odjer è ancora out e ne avrà fino a fine mese. Poi se ne riparlerà.
Paradossalmente in attacco si viaggia verso la conferma del tridente schierato al san Nicola anche se ieri, Bollini ha provato Donnarumma subito come esterno offensivo al fianco di Coda, con Rosina dalla parte opposta. In tal caso Improta partirebbe dalla panchina. Per il momento esperimenti, prove, valutazioni che l’allenatore sta facendo anche per tastare le qualità e la duttilità degli uomini che si ritrova a disposizione. Piccolo inciso. Tra i tanti equivoci tattici di cui sono stati vittima alcuni calciatori quest’anno c’è anche la posizione di Caccavallo. Se ieri, con Sannino per intenderci, si diceva, che era sacrificato nel credo del tecnico di Ottaviano; oggi con Bollini che predica il tridente dovrebbe trovarsi più a suo agio. Finora, però, il tecnico quasi non se n’è accorto. Staremo a vedere.