TUTTI PER AMATRICE: MEZZAROMA FA GLI ONORI DI CASA

Il brutto tempo ha solo in parte rovinato i piani, ma la risposta di Salerno è stata positiva. Il cuore granata ha battuto forte per una nobile causa. All’Arechi c’erano le vecchie glorie e gli artisti, ma, soprattutto, c’era la voglia di testimoniare vicinanza e sostegno alle popolazioni del Lazio colpite dal sisma dello scorso mese di agosto. Quarantamila euro di incasso sono una cifra considerevole, se si tiene conto del fatto che in molti hanno rinunciato a recarsi all’Arechi a causa del maltempo. Tanta gente, però, ha sfidato Giove Pluvio pur di esserci e di dare il proprio contributo. Alla presenza di Andrea Abodi, numero uno della Lega B,  e del sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, a fare gli onori di casa ci ha pensato Marco Mezzaroma, mentre Claudio Lotito era impegnato all’Olimpico dove anche Giampiero Ventura è stato tra gli spettatori di Lazio – Atalantsa. Il c.t. azzurro è stato tra i testimonial dell’evento benefico di ieri e sabato pomeriggio è stato l’ospite d’onore in occasione del test amichevole sostenuto dai granata di Bollini col Valentino Mazzola. Ventura ha assistito ad una ventina di minuti della partita, prima di trasferirsi in Costiera insieme a sua moglie. Anche il c.t. è idealmente sceso in campo per Amatrice, ieri, poi, l’hanno fatto tanti artisti e tanti ex granata. E’ stato un tuffo al cuore per i tifosi granata che hanno rivisto calcare il prato dell’Arechi Breda, Strada, Pisano, Gattuso, Chimenti, Tosto, Facci e Di Michele, solo per citare alcuni dei protagonisti di un ciclo d’oro del calcio a Salerno, la cui presenza, ieri, ha rinsaldato il legame con la città, orgogliosamente attaccata ai ricordi di un tempo felice ed in attesa di rinverdire quei fasti. 8 – 0 il finale con i s0liti Pisano, Di Michele, De Cesare e Di Napoli a confermare di non aver perso il fiuto per il gol. Marco Mezzaroma ha confermato con la sua presenza attenzione e sensibilità verso tutto ciò che riguardi il sociale. Al patron qualcuno ha chiesto anche rinforzi per la Salernitana di oggi, ma questa è un’altra storia.