Ora è corsa contro il tempo per evitare di perdere i finanziamenti europei e lasciare lì, a imperitura memoria, uno buco nel cuore della montagna! Sono già partiti i carotaggi e a breve riprenderanno a pieno regime i lavori nel cantiere di Porta Ovest, la megaopera che cambierà radicalmente il flusso veicolare da e per il porto commerciale di salerno. Cominciati i carotaggi sui quattro fronti di scavo prescritti dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Salerno, Stefano Berni Canani, nell’ordinanza di dissequestro del 26 giugno scorso, a breve– come detto – gli operai potranno riappropriarsi del cantiere. Ovvio che la ripresa a pieno regime dipenderà proprio dall’esito dei carotaggi che dovranno stabilire se esistono difformità rispetto al progetto iniziale per poi verificare la stabilità delle opere fin qui realizzate. A meno che gli esiti dei controlli non facciano emergere difformità o pericoli, non dovrebbero esserci ulteriori impedimenti che possano ritardare la ripresa dell’opera, vitale sia per lo sviluppo del porto commerciale che per la viabilità urbana. Parallelamente alle operazioni tecniche va avanti l’inchiesta giudiziaria che ha coinvolto la Tecnis spa, la società vincitrice del mega appalto finita nell’occhio del ciclone e fortemente sospettata di infiltrazioni mafiose. Bene quelle accuse che, di fatto, hanno paralizzato il cantiere e messo in seria discussione l’esito finale dei lavori, pare si stiano notevolmente attenuando tanto è vero che la stessa Procura di Catania, ha chiesto al Tribunale la restituzione della società ai proprietari, gli imprenditori Mimmo Costanzo e Concetto Bosco Lo Giudice. Secondo i pm Antonino Fanara e Agata Santonocito ad essere pericolosi non sarebbero stati gli imprenditori, ma le società, particolarmente appetibili alla mafia, che erano state sequestrate nel febbraio 2016 dai carabinieri del Ros nell’ambito di un’inchiesta della Procura siciliana. Quindi se l’esito dei carotaggi non farà emergere anomalie i lavori potranno riprendere a ritmo serrato, in modo tale da poter completare l’importantissima ed al tempo stesso molto discussa opera.
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