Dovrà fare con ciò che ha, anche se, in teoria, ci sarebbe ancora la possibilità di attingere al mercato degli svincolati: Alberto Bollini avrà capito che non ci si debba mai aspettare nulla, che avere delle aspettative può rivelarsi fonte di delusioni. Ceduti Liverani, Laverone, Franco e Caccavallo, dal mercato di gennaio la Salernitana ha pescato Gomis, Bittante, Minala e Sprocati. Pur essendo intervenuta in ogni reparto, però, la società granata non ha completato la rosa, almeno non l’ha fatto secondo quelle che erano le previsioni e le attese. Occorreva un difensore centrale mancino, ma la mancata partenza di Schiavi ha indotto il club a non muovere passi concreti. Vitale resta senza un vice, ma, si dirà, che all’occorrenza Bittante e Zito, proposto a molti club ed alla fine rimasto in granata, possono adattarsi. Ci sarebbe stato bisogno, anche dal punto di vista numerico, di un altro centrocampista, ma, si obietterà, che è arrivato Minala e che Odjer rientrerà presto. La verità è che senza la cessione di Ronaldo, la Salernitana non si sarebbe sbilanciata ed il tentativo last minute per Crimi è sembrato privo della necessaria convinzione fin da subito. In attacco, partito Caccavallo, è arrivato Sprocati, ma il vero colpo è stato aver confermato Coda e Donnarumma. Anche questo sarà presto messo tra virgolette nei consuntivi ufficiali post mercato. La Salernitana esce dalla sessione invernale di trattative con una rosa che non è cambiata dal punto di vista numerico, in cui sono stati inseriti tasselli certamente di buon valore, ma che resta lacunosa in ruoli chiave. E non si potrà tirare in ballo, anche solo a parziale scusante, la storia della lista bloccata perchè lo spazio c’è, pur inserendo nella stessa due portieri. A busta paga restano non solo Schiavi e Zito, di cui il club voleva privarsi, ma anche Grillo e Rosti, due elementi che certo non potranno tornare utili a Bollini se non per fare da sparring partner in allenamento. In teoria, come detto, si potrebbe ancora fare qualcosa, ingaggiando giocatori senza contratto. Da una parte, però, occorrerebbe che sul mercato ci fossero occasioni quanto meno discrete, dall’altro che ci fosse la volontà di operare nuovi innesti. Se finora si è assistito ad un certo copione, viene difficile pensare che ora la storia possa cambiare. Lieti, però, di essere smentiti.
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