SALERNO: LE TRE INCHIESTE CHE SCUOTONO IL PALAZZO

Era dai tempi della pseudo-tangentopoli salernitana, quella che spazzò via in pochissimo tempo la giunta Giordano, che non si registrava un via vai così massiccio di uomini in divisa a palazzo di città. Guardia di Finanza e Carabinieri, seguendo filoni d’indagine diversi da loro, sono ormai di casa da qualche giorno negli uffici comunali. Delibere, incartamenti, documenti, le forze dell’ordine stanno passando al setaccio l’attività amministrativa seguendo le precise direttive della magistratura inquirente che ha ha acceso i riflettori sull’attività dell’ente. Sono sostanzialmente tre i filoni d’indagine che stanno in questi giorni creando preoccupazione tra dirigenti e amministratori: la gestione del sito di compostaggio della zona industriale già da tempo sotto la lente d’ingrandimento dell’autorità anti-corruzione, quindi l’affidamento ad alcune società di eventi e manifestazioni nell’ambito di “Luci d’Artista”, infine il centro polifunzionale “La casa di Valeria” ad Ogliara, immobile confiscato alla malavita ma intitolato alla moglie del proprietario. Tre inchieste completamente disgiunte tra loro che oggi sono oggetto di scrupolose indagini da parte dei magistrati che indagano sulla scorta di dati in loro possesso. E proprio al fine di scongiurare una totale paralisi dell’attività amministrative del Comune, oltre che per tranquillizzare opinione pubblica e consiglieri comunale, dopo giorni di silenzio, il sindaco Napoli ha deciso di rendere ufficiale la posizione dell’ente in relazione alle indagini in corso. In una nota si dice che “l’amministrazione comunale ribadisce l’integrità, la serietà e l’efficacia della propria azione amministrativa” e ancora che “Il Comune di Salerno è il fautore più convinto del controllo – rapido e rigoroso – della legalità, utile e necessario per le persone perbene e per gli amministratori che si dedicano con onore e abnegazione alla gestione della cosa pubblica. Una casa di vetro dove ogni cosa è ben visibile e riscontrabile”.