A venti giorni esatti dall’appuntamento elettorale in Figc, Claudio Lotito sa bene quanto questa fase sia cruciale sotto più punti di vista. Il patron ieri mattina era a Milano (insieme a Marco Mezzaroma) dove Andrea Abodi incontrava le società cadette per ufficializzare la sua candidatura al ruolo di numero uno della Figc e, contemporaneamente, le sue dimissioni dalla carica di presidente della Lega B. Lotito è schierato al fianco di Tavecchio, presidente uscente, di cui è stato elettore della prima ora nell’infuocata estate 2014, quella seguita al disastro del Mondiale brasiliano, dopo il quale caddero le teste di Prandelli ed Abete, ma suo cognato, Mezzaroma, ha un rapporto solido di stima ed amicizia con Abodi. Tavecchio e Lotito vinsero una battaglia durissima perchè sul fronte opposto c’erano club come Juventus, Inter e Roma. Meno di due anni dopo, alcuni equilibri si sono aggiornati e Tavecchio non è più sicuro di avere l’appoggio della Lega Dilettanti nè di tutta la serie B. Al tempo stesso, però, il presidente in carica ha compiuto un importante percorso di avvicinamento nei confronti di quei club di A che lo avevano osteggiato in passato. La partita è aperta e Lotito vuole giocarla da protagonista anche perchè la posta in palio è altissima. Il patron di Lazio e Salernitana guarda con interesse alla questione multiproprietà, argomento sempre più attuale e che è particolarmente sentito a Salerno. Anche perché la questione si inserisce in un momento particolare in cui la squadra di Bollini, rilanciata dalla vittoria di Vicenza, vede i playoff a soli tre punti e, sebbene il tecnico mantovano si sforzi di non guardare la classifica, è pur vero che l’ambiente ha voglia di sognare e di aspirare a qualcosa di più della salvezza. Quello attuale è il momento della verità su più fronti. L’imminente appuntamento elettorale, la gara di sabato col Cesena: due autentici bivi per la proprietà e per la squadra con vista sul futuro, che i tifosi vorrebbero tutto e fortemente granata senza nuvole che rendono il cielo grigio come le maglie sfoggiate, con scarsi riscontri in termini di gradimento, contro il Novara. Rompere gli indugi e giocare all’attacco: Claudio Lotito ora deve scendere in campo come e più di quanto di solito già non faccia. In fondo, al patron piace stare al centro della scena ed ora è il momento di agire e decidere per vincere la partita più importante: quella sul futuro.
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