NOMINA CANTONE, ACCUSE AL GOVERNATORE DE LUCA

Non sono bastati i chiarimenti con tanto di documenti alla mano forniti in una dettagliata conferenza stampa ieri mattina direttamente dal   direttore generale dell’ospedale Ruggi d’Aragona, Nicola Cantone, accusato di aver presentato un documento falso per essere inserito nell’albo dei manager a  spegnere polemiche ed attacchi che naturalmente oltre al diretto interessato hanno finito per colpire chi lo scelto e voluto alla guida dell’azienda, ovvero il governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca. Ieri, il presidente,   a margine di una conferenza a Napoli ha ribadito l’impegno del responsabile dell’ ufficio legale a verificare la fondatezza di queste obiezioni “Se alla fine di queste indagini il curriculum – ha spiegato De Luca – risulterà non rispondente ai titoli previsti, il dirigente in questione sarà sostituito. Se invece si verificheranno i titoli, sulla base di un controllo attento e rigoroso, rimarrà dove sta. Un lavoro semplice di trasparenza e correttezza oltre che di tutela di dignità delle persone investite del problema”. Ma “è un lavoro semplice o ci vogliono un paio di settimane?” chiede  in una nota Fulvio Martusciello, europarlamentare di Forza Italia “Nelle sue dichiarazioni sulla presunta incompatibilità del manager del Ruggi ravvisiamo uno sdoppiamento di personalità di De Luca: mentre dice che l’avvocatura sta verificando da un paio di settimane  dopo pochi secondi dice che è una verifica semplice”. De Luca si metta d’accordo, è l’invito di Martusciello . A chiedere    la rimozione del direttore generale è anche il capogruppo del Movimento 5 Stelle Valeria Ciarambino annunciando una richiesta di atti su tutte le nomine effettuate da De Luca in sanità per verificarne i requisiti. “La vicenda del direttore generale dev’essere chiarita – afferma – per sgombrare il campo da sospetti e restituire serenità è giusto che faccia un passo indietro. Non possiamo attendere gli esiti della magistratura, è una questione di opportunità”.

Autore dell'articolo: Monica Di Mauro