A Trapani la Salernitana si giocava tanto. In primo luogo, i granata di Bollini avevano la possibilità di estromettere quasi definitivamente dalla lotta salvezza i siciliani, tornati, invece, in piena corsa; in secondo luogo, qualora Coda e soci avessero espugnato il Provinciale, avrebbero dato un senso diverso al resto della stagione. Brutta, lenta ed involuta, senza idee e con le gambe pesanti, la Salernitana ha fornito la peggiore prova della gestione Bollini, subendo un gol sugli sviluppi di un corner e non riuscendo ad abbozzare una reazione, anche timida, se si eccettua la conclusione di Vitale nella ripresa. Per nulla ispirata sul piano del gioco, con Ronaldo mai in grado di dettare i tempi e con i tre centrali in evidente difficoltà sia nelle chiusure sia nell’esercizio – assai faticoso – di riavviare l’azione, la squadra di Bollini non ha garantito il giusto sostegno al tandem Coda – Donnarumma cui non ha saputo dare qualcosa in più neanche Rosina, la cui presenza nella ripresa è stata in linea con il rendimento della precedenti prestazioni: impalpabile, mai incisivo, sempre lontano dalla porta, l’ex Bari ha deluso ancora. E non ha lasciato tracce evidenti neanche Joao Silva, buttato nella mischia col solo risultato di accrescere la confusione in prima linea con la presenza di tre attaccanti centrali quando, invece, sarebbe servito allargare il gioco inserendo Improta ben prima. Fa pensare, poi, la rinuncia a Sprocati, un esterno anch’egli, cui Bollini ha finora riservato un paio di minuti col Cesena a conferma del fatto che l’ex Pro Vercelli non sia in condizione e che, comunque, non sia giudicato in grado di incidere. Brutta, bruttissima, contestata dai tifosi, la Salernitana ha lasciato in Sicilia non solo l’occasione per consolidare la sua classifica, ma anche qualcosa di più. Non avendo avuto una reazione sul piano caratteriale ed agonistico, la truppa di Bollini non ha onorato fino in fondo la maglia ed ora dovrà sudare tanto per riconquistare affetto e fiducia della gente. Strigliata da Bollini, la Salernitana ha ricevuto anche la ramanzina di Lotito che, però, dovrebbe recitare un sano mea culpa per non aver fatto tutto ciò che si poteva fare a gennaio. Sabato, a Trapani, Bollini ha schierato una difesa inedita ed alquanto carente sul piano fisico e tecnico. Si tireranno in ballo le assenze di Tuia e Bernardini, ma è pur vero che il mancato ingaggio di un centrale di spessore ha rappresentato una pecca che era stata ampiamente denunciata. Toccato il fondo, ora la Salernitana deve assolutamente riemergere. La classifica non ammette altri passi falsi.
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