Un giro d’affari di milioni di euro nelle mani della camorra salernitana. I boss spostano i loro interessi, non solo sul crimine in senso stretto, ma anche nelle attività imprenditoriali ed economiche. Cosi’ in sintesi l’operazione “Omnia”, scattata questa mattina all’alba e condotta dai carabinieri di Battipaglia, Bellizzi, dei comuni Picentini e della Valle del Sele emessa dal gip del Tribunale di Salerno, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia – nei confronti di 24 indagati, ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti e una molteplicità di “reati-fine” con l’aggravante del metodo mafioso. 69 le altre persone indagate a vario titolo per gli stessi reati. Il bilancio dell’operazione è stato illustrato questa mattina nel corso di una conferenza stampa in Procura alla presenza del procuratore Corrado Lembo, dei sostituti procurati Marco Colamonici e Silvio Marco Guarriello, del Comandante Provinciale dei Carabinieri Antonino Neosi, del capitano Erich Fasolino della Compagnia dei Carabinieri di Battipaglia e del comandante del reparto operativo provinciale dei carabinieri Enrico Calandro.
Tanti gli episodi di estorsione, rapine a mano armata, furti, gambizzazioni, aggressioni violente, gestione delle piazze dello spaccio, fatti apparentemente singoli che messi insieme hanno permesso ai carabinieri dal 2011 ad oggi di mettere a segno un’importante operazione che seppur segue quella battezzata Perseo che ha portato alla luce condotte delittuose nei trasporti e nella politica ne è invece la parte iniziale. Entrambi i procedimenti hanno ad oggetto un clan camorristico operante a Battipaglia, Bellizzi e nei comuni dei picentini e della Piana del Sele che agisce in continuità criminale con lo storico clan Pecoraro Renna.
Un vero e proprio controllo militare del settore economico legato al trasporto dei prodotti ortofrutticoli della Piana del Sele con l’imposizione di un’agenzia di intermediazione nei rapporti con i produttori. Da qui una miriade di atti intimidatori ai danni di mezzi e degli stessi produttori. Nel corso dell’indagine sono state arrestate in flagranza 15 persone e sono stati sequestrati 3 kg di Hashish, 120 gr. di cocaina, 5 pistole e varie munizioni.