Ripartire dalla fine per provare a costruire un nuovo inizio. L’ultima scena di Salernitana-Brescia è stata quella in cui i granata, con in testa Bollini, hanno applaudito la curva e tutto lo stadio dopo il fischio finale. Un ringraziamento, ma anche una richiesta di tregua se non proprio di riappacificazione. Dopo le sconfitte con Trapani e Spal, che non sono state, però, che i pretesti per far esplodere una contestazione che covava da tempo e che è, più che altro, un misto di insofferenza e di voglia di non rassegnarsi a dover vivere nel limbo, la Salernitana ha reagito sul campo. Il pareggio di Benevento ha avuto il valore di una vittoria per lo spirito messo in campo dai granata, pratici e determinati anche contro il Brescia. I lombardi, che hanno esonerato Brocchi e scelto Cagni per provare ad evitare una retrocessione che pare sempre più prospettiva concreta visto il rendimento nel girone di ritorno di Caracciolo e soci, erano l’avversario ideale contro cui poter tornare al successo, perchè in crisi di gioco e risultati, assai teneri dal punto di vista dell’esperienza e della consistenza tecnica, ma, al tempo stesso, erano anche un ostacolo insidioso perchè la Salernitana aveva l’obbligo di vincere e questo avrebbe potuto generare in Coda e soci una sorta di ansia da prestazione che si è esplicitata in un primo tempo pieno di errori in fase di impostazione, ma pur sempre caratterizzato da un paio di ghiotte occasioni, su tutte quella confezionata da Coda per Sprocati, gradita novità del tridente in cui ha mandato qualche bagliore anche Rosina, capace di accendere la lampada del genio nell’occasione del suggerimento smarcante per lo stesso Coda che con un colpo d’astuzia ha preso il tempo a Minelli segnando il gol del vantaggio. Sbloccata la partita quasi all’inizio della ripresa, la Salernitana ha potuto controllare la reazione ospite, sublimatasi nel colpo di testa di Bonazzoli, lasciato colpevolmente solo in area, sventato da un gran riflesso di Gomis. A sferrare il colpo di grazia alle flebili speranze di rimonta delle rondinelle ci ha pensato Donnarumma, entrato al posto di Sprocati e subito in grado di incidere. L’attaccante ha segnato di testa sugli sviluppi di un corner, chiudendo la pratica e rompendo un digiuno che durava dal 30 dicembre scorso. Tre punti pesanti per la Salernitana, conquistati sotto gli occhi di Marco Mezzaroma che ha completato il suo fine settimana in città con la visita lampo al Volpe, ieri mattina, in occasione della gara dell’under 15 di Landi contro il Perugia, finita 2-1 per i granatini. Il copatron ha voluto dare un segnale con la sua presenza per rispondere all’invito della piazza e per rendersi conto di persona sul lavoro che ancora c’è da fare a tutti i livelli per spiccare il volo e compiere quel salto di qualità che a Salerno si avverte come un’esigenza insopprimibile.
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