A Vercelli per chiudere il cerchio e pareggiare i conti con il destino: per la Salernitana le sfide con la Pro Vercelli hanno sempre un valore particolare. Mai banali, cariche di significati, veri e propri appuntamenti con la sorte: lo scorso anno, la sconfitta interna con i piemontesi stava per costare la panchina a Torrente, tornato in sella proprio in settimana col Vicenza che ha fermato in casa il Benevento, ma al ritorno sulla panca granata c’era Menichini che vide sfumare quasi all’ultimo una vittoria che sarebbe stata la prima al Piola nella storia granata. In questo campionato, invece, i piemontesi sono stati fatali a Beppe Sannino, dimissionato dopo il pari del novembre scorso all’Arechi, sancito dai gol di Donnarumma e Sprocati. Col primo il tecnico di Ottaviano non ha mai avuto feeling, il secondo, invece, oggi vestirà i panni dell’ex dal momento che a gennaio ha deciso di sposare la causa granata e presto potrebbe essere riscattato dal club di Lotito e Mezzaroma. Come un anno fa la Salernitana arriva al Piola con un allenatore subentrato a guidarla. Da Menichini a Bollini per il quale la gara odierna chiude il suo personale girone di andata. Trentuno punti in venti partite per lui da quando ha preso il posto di Sannino, il cui fattore X, inteso come spiccata vocazione al pareggio, ha frenato l’ascesa della Salernitana che, tuttavia, è ancora in corsa per i playoff, traguardo il cui raggiungimento passa anche dalla gara del Piola, campo tabù che i granata vorrebbero finalmente conquistare per superare chi li precede ed entrare nella griglia degli spareggi promozione. Il turno odierno è insidioso per tutte le squadre che vi ambiscono e prevede pure qualche scontro diretto il cui esito inciderà non poco sulla classifica. Ieri il Perugia ha battuto un colpo importante, espugnando il campo del Novara, intitolato anch’esso al mitico Piola. Anche questo, chissà, un segno del destino. Cadesse anche l’altro stadio piemontese che porta il nome del grande bomber, allora in zona playoff si potrebbe determinare una sorta di ribaltone. Cinque mesi dopo il pari beffa dell’andata, che comportò il cambio in panchina e che, a guardarsi ora indietro, potrebbe aver rappresentato il momento della svolta stagionale, la Salernitana punta a chiudere il cerchio. A Vercelli i granata hanno appuntamento con la storia e col destino. Per rovesciare definitivamente la stagione non c’è luogo migliore di uno stadio dedicato alla memoria del grande Silvio Piola, autentico specialista delle rovesciate.
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